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E’ un Napoli da record: dai rigori a favore alle reti inviolate, capolista con merito

Lorenzo Insigne - Foto Antonio Fraioli

E’ un Napoli da record e meritatamente in vetta al campionato (in coabitazione col Milan). Gli azzurri vincono facile contro il Bologna e tornano alla vittoria dopo il pareggio con la Roma in cui fin qui ha perso gli unici due punti a disposizione sui trenta totali. I partenopei, orfani oggi di Spalletti squalificato, si portano a quota 28 e guardano di nuovo tutti dall’alto. E lo fanno con la solita estrema tranquillità con cui riescono a gestire le partite e a subire pochissimo.

Un attacco stellare, ma il vero segreto è la fase difensiva: tre gol subiti, miglior difesa del campionato e d’Europa, e il numero sette che ricorre. Sette, infatti, sono le partite in cui Ospina o Meret hanno tenuto la saracinesca abbassata. Sette, però, come i rigori assegnati a favore: tre di questi sbagliati, quattro messi dentro da Insigne che oggi fa doppietta e chiude la partita. E qualche polemica, visto che il primo penalty di stasera è netto ma arriva col Var, il secondo viene fischiato subito da Serra ma sembra troppo leggerino. Ma al di là dei rigori, la solidità di questa squadra è impressionante e sembra ormai sdoganata la parola scudetto. Per Insigne, protagonista con la doppietta dal dischetto dopo qualche errore di troppo dagli undici metri, il gruppo si è reso conto della propria forza. E questo è quello che si nota guardando un meccanismo praticamente perfetto che si fonda sull’asse Koulibaly-Anguissa-Osimhem, proprio quello che a gennaio lascerà per la Coppa d’Africa. A questo punto, proprio la loro sostituzione diventa il tema fondamentale delle prossime settimane per non disperdere tutto il patrimonio di punti e di autostima messo da parte fin qui.

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