Un dubbio è già tolto: la 21 della Roma è di Matic. Ma Paulo Dybala, che in bianconero la scelse per Zidane, se ne farà una ragione, anche perché tutto lascia pensare che sulle sue spalle ci sarà un altro numero, molto più pesante. Si tratta ovviamente della 10 di Francesco Totti che ha già dato il suo benestare tempo fa, quando l’operazione sembrava essere solo un sogno di mercato: “Se lui volesse, gliela darei volentieri”, disse lo storico capitano giallorosso. Una maglia che pesa, perché Totti l’ha indossata per venti anni e perché dal 1995-1996 (stagione dell’introduzione dei numeri fissi nel campionato italiano), la Diez ha avuto solamente altri due proprietari. Una bandiera (Giuseppe Giannini) e un altro sudamericano (Daniel Fonseca, anche lui casualmente con una storia incrociata tra Roma e Juventus).
La storia della 10 giallorossa è ricca di leggende: Schiaffino, Selmosson, De Sisti, Capello, Ancelotti. E nomi ancora più pesanti e preziosi nell’immaginario collettivo romanista: Agostino Di Bartolomei su tutti. Ora però sembra tutto pronto per un altro capitolo della storia del numero più ambito. D’altronde Dybala la 10 di Del Piero l’ha indossata dal 2017 e sa come ci si comporta quando si è eredi di una storia di questo peso. E se Dybala scegliesse di non vestire la 10? Libera è la 8, ma non stuzzica la fantasia dei tifosi. Più suggestiva la 10 sulle spalle di Pellegrini e la 7 a Dybala. Ma con la 7 il capitano giallorosso si è costruito un’identità, ha alzato un trofeo e soprattutto quel numero è un po’ il simbolo del suo splendido rapporto con Bruno Conti, che quella maglia l’ha indossata per una vita. Insomma, anche la 7 non è un numero come gli altri. Ancora poche ore, poi l’ufficialità: i tifosi (e il mercato globale delle magliette) aspettano. A cinque anni di distanza da quel 28 maggio 2017, la 10 della Roma può tornare ad avere un proprietario.
