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Minaccia e spinge l’arbitro, ma si pente: “Follia del momento, lavorerò per il sociale”

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Ho sbagliato e non cerco giustificazioni, durante questa squalifica lavorerò per il sociale e dimostrerò con i fatti di essere sinceramente pentito. Poi tornerò a giocare, perché mi piace troppo. I miei genitori e i dirigenti della mia società mi sono stati vicini, perché sanno che questi comportamenti non mi appartengono minimamente; è stato un momento di follia. Queste sono le parole di Marco Agazzi, giovane tesserato del San Nicolò Calendasco, società nel piacentino, in riferimento alla squalifica di 14 mesi dopo aver spinto e minacciato un giovane arbitro. Dopo la sanzione, tutt’altro che contestata da Agazzi, il calciatore del campionato Juniores ha pensato di scusarsi pubblicamente; il diciottenne si occuperà di pulire gli spogliatoi durante la sua assenza per squalifica e tenterà di farsi trovare pronto al rientro in campo, allenandosi in solitaria. Come riportato dal quotidiano piacentino ‘Libertà’, Agazzi ha posto le sue scuse all’attenzione di Domenico Gresia, presidente degli arbitri della provincia di Piacenza.

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