Euro 2016

Euro 2016, Italia-Spagna: le pagelle degli azzurri

Il duello tra Graziano Pellè e Gerard Piquè - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Allo Stade de France di Saint Denis, gli azzurri di Antonio Conte passano sopra le macerie di una Spagna che non riesce mai a sovrastare l’Italia. Straordinario Buffon, Giaccherini encomiabile, Pellè devastante. I ragazzi brutti, cattivi e sporchi come qualcuno li ha definiti battono la bellezza e forse il velleitarismo delle furie rosse. Ora sotto con la Germania.

Buffon 8
Il miglior portiere della storia fa quello che un top player dai pali fa: parare tutto ciò che arriva anche quando la razionalità impone di pensare che non sia possibile. Le parate su Iniesta e Morata sono difficili ma te le aspetti da un portiere di una Nazionale, la parata su Pique alla fine salvando il risultato è qualcosa che poteva fare solo lui e pochi eletti nella storia.

Barzagli 7.5
Nolito difficilmente supererà il trauma. Dopo la sostituzione dello spagnolo, dalla sua parte arriva Silva. Risultato? Nemmeno lui tocca più palla. Immenso.

Bonucci 6.5
Gara quasi perfetta. Quasi perché alla fine da un suo colpo di testa sbagliato rischia di nascere il gol di Pique. Gigi lo salva ma gara positiva.

Chiellini 8.5
Prendi una prestazione difensiva sontuosa e aggiungi un gol da rapace d’area di rigore. Pique e Ramos incantati, la scuola difensiva italiana sarà sempre la migliore. Giorgio Chiellini oggi lo ha dimostrato al mondo

Florenzi Leggermente meglio delle altre volte ma continua a non sembrare a suo agio. La sua fascia è la destra e si vede, una gara che lo vede fare buone giocate ma anche qualche sbavatura e disattenzione. Da rivedere.
(83′ Darmian 6.5 Entra benissimo in partita, copre, conquista un fallo importantissimo e infine si fa trovare pronto da Insigne e disegna l’assist per Pellè.)

Parolo 7
Sfiora il gol nel primo tempo quando di testa prende il tempo a Juanfran, prestazione di sostanza e quantità. A proposito, qualcuno ha visto Fabregas?

De Rossi 7
Inizio non brillante, poi prende in mano il gioco e a quel punto è l’Italia a tenere palla. Per il resto fa schermo davanti alla difesa, è deciso e non fa passare nulla e si permette anche un tunnel ad Iniesta che fa scattare in piedi lo stadio. Costretto ad uscire per un problema muscolare.
(53′ Thiago Motta 5.5 Entra male in partita, sbaglia appoggi e fa sentire la mancanza di De Rossi)

Giaccherini 8
Da quella parte ci sono Andrés Iniesta e lui, Emanuele Giaccherini. Iniesta cerca di dipingere un quadro bellissimo, lui si diverte a rovinarglielo coprendolo di cemento. Ha vinto l’operaio contro l’artista, la corsa contro la tecnica. Poi se l’operaio tira fuori dal cilindro giocate di alta classe, il voto non può non essere alto.

De Sciglio 7.5
Che prestazione! Sorprende tutti, attento in fase difensiva e dai suoi cross nascono azioni pericolosissime. La fascia sinistra ha trovato un padrone.

Pellé 8.5
Il migliore in assoluto. Vince tutti i duelli fisici con Pique e Sergio Ramos, con il tacco per Eder il suo numero 9 assume le sembianze del numero 10 più sopraffino. Sponde e aggressività, giocate e tecnica. Poi si fa trovare pronto in area per segnare il gol del 2-0, come contro il Belgio ma questa volta la rete è condita da una prestazione sontuosa.

Eder 6.5
Da una sua punizione nasce il gol del vantaggio ma fallisce una facile occasione dopo un gran tacco di Pellè. La sua prestazione è più che positiva, innesca molti contropiedi e riesce a dare profondità agli azzurri poi è costretto ad uscire perché esausto
(81′ Insigne 7.5. Non può restare fuori. Entra e crea subito un’occasione  da gol. Poi il cambio di gioco per Darmian in occasione della rete di Pellè è la giocata di un giocatore intelligente, straordinario tecnicamente e motivato. Grandissimo)

All. Conte 8.5
Le voci lo infastidiscono, la parola “catenaccio” lo infastidisce, il continuo sminuire la forza della sua squadra ancora di più. Lui reagisce mettendo in campo una squadra cattiva, grintosa. Sta di fatto che insegna calcio agli spagnoli. Il modello italiano vince su quello spagnolo, è sempre stato così, sarà così per sempre. Cancella 10 anni di sconfitte con le furie rosse con una prestazione straordinaria. Bravo a optare per De Sciglio, la scommessa Eder si dimostra azzeccata, Giaccherini è un suo uomo e gli ripaga la fiducia. Ha smentito tutti, chapeau.

 

 

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