Calcio

Chelsea-Villarreal, Kepa decisivo ai rigori: dal caso con Sarri a eroe della Supercoppa Europea 2021

Kepa Arrizabalaga, Chelsea - Foto Fars News Agency - CC-BY-4.0
Thomas Tuchel non ha avuto dubbi nei minuti finali del secondo supplementare di Chelsea-Villareal, Supercoppa europea 2021: dentro Kepa, fuori Mendy. Alla fine l’allenatore tedesco ha avuto ragione, nonostante l’estremo difensore spagnolo avesse parato solo 5 rigori su 22 totali in carriera. Una sostituzione che a molti ha ricordato un curioso siparietto con protagonisti il portiere e Maurizio Sarri: nel febbraio 2019 il Chelsea affrontò il Manchester City nella finale di Coppa di Lega inglese. Kepa si rifiutò di uscire, lasciando di stucco l’allora tecnico: rimase in porta senza permettere l’ingresso di Caballero. Risultato? I Blues persero la finale, con il Manchester City di Guardiola campione.
I tifosi insorsero e Kepa, multato, commentò così l’accaduto: Sono triste e arrabbiato per non essere riuscito a conquistare questo trofeo… ma ci tengo a chiarire alcune cose: prima di tutto mi dispiace per quello che è successo nei minuti finali dei supplementari. In nessuno momento è stata mia intenzione disobbedire all’allenatore o a qualsiasi sua decisione. Credo che tutto sia stato mal interpretato nella concitazione del finale di una partita che assegnava un titolo. L’allenatore pensava che non ero in condizioni di proseguire e la mia intenzione era fargli capire che stavo bene e potevo continuare mentre i medici che mi avevano curato stavano andando in panchina a dargli il messaggio. Ho visto poi l’episodio in tv e chiedo scusa ribadendo che non era mia intenzione dare questa immagine. Ho massimo rispetto per l’allenatore e la sua autorità”.
Stavolta per il 26enne il caso contrario, senza alcuna polemica: non si è affatto rifiutato di entrare in campo. Ha parato due rigori, quelli di Mandi e Albiol. Passato spazzato via: Kepa eroe del presente. Grande commozione tra l’altro per il portiere (anche ammonito durante i rigori) a fine gara, abbracciato prima dai compagni e poi dallo stesso allenatore tedesco.

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