Champions League

Coronavirus, Juventus-Lione lontano da Torino? Spunta l’ipotesi Sud Italia

Gianluigi Buffon, Juventus - Foto Antonio Fraioli

Ore di riflessioni ad Amsterdam dove la Uefa si è riunita anche per discutere sull’emergenza coronavirus. Sotto la lente d’ingrandimento c’è il ritorno dell’ottavo di finale di Champions League tra Juventus e Lione, gara in programma il 17 marzo all’Allianz Stadium di Torino, provincia nella quale a oggi si sono registrati 7 casi positivi. Nonostante lo stadio con tutta probabilità verrà aperto al pubblico in occasione di Juventus-Milan di mercoledì (ritorno della semifinale di Coppa Italia), la Uefa starebbe valutando due soluzioni per azzerare i rischi di contagio.

La prima è quella relativa alle porte chiuse esattamente come accaduto a San Siro in Inter-Ludogorets di Europa League; la seconda, invece, coinvolgerebbe il Sud Italia. Non è da sottovalutare, infatti, la possibilità di trasferire la gara in campo neutro al Sud, dove il Covid-19 è meno diffuso. E per i bianconeri non sarebbe la prima volta: nel 1997 la Juve scelse il Barbera di Palermo per il ritorno della Supercoppa Europea contro il Paris Saint-Germain e nella Coppa Uefa 1999-2000, sempre in Sicilia, vennero disputate due gare contro Omonia Nicosia e Olympiacos.

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