Champions League

Barcellona-Napoli, Gattuso: “Al Camp Nou avremo l’Everest da scalare, l’assenza del pubblico ci aiuterà”

Rino Gattuso
Rino Gattuso - Foto Antonio Fraioli

Io penso che il lockdown abbia causato uno sport totalmente diverso. Tutto il calcio mondiale è stato bravo a ripartire, ma questo non è calcio. Non so chi ha avuto più vantaggi tra Napoli e Barcellona. La nostra fortuna è stata raggiungere il nostro obiettivo vincendo la Coppa Italia. I numeri dicono che nelle dodici partite finali siamo migliorati molto nel possesso palla, abbiamo creato tanto. Dalla partita d’andata ad oggi siamo migliorati” ha affermato Gattuso alla vigilia del match di Champions League 2019/2020 contro il Barcellona, valevole per il ritorno degli ottavi di finale. Il tecnico del Napoli poi ha proseguito: “Se l’organizzazione tattica viene scambiata come difensivismo non è un mio problema. Negli ultimi anni i numeri hanno detto determinate cose. Ci vuole un po’ di tempo prima di levarmi l’etichetta che ho acquisito negli anni da giocatore“.

Un calcio senza pubblico non è calcio. Il pubblico fa parte del contesto del gioco del calcio. Domani l’assenza di 90mila persone che cantano, però, ci darà un piccolo vantaggio. Quando ti abitui a vincere vuoi vincere sempre. Noi domani avremo l’Everest da scalare. Barcellona non in forma? E’ una barzelletta, è una squadra composta da grandissimi giocatori e tanti giovani promettenti” – ha dichiarato Gattuso – “Fabian Ruiz ha grandi margini di miglioramento, riesce ad esprimersi con un calcio tecnico e di palleggio. Ci ha dato e ci sta dando tanto. E’ un giovane interessante e davanti a lui avrà una grande carriera. Gente come lui, Zielinski, Elmas o Lozano devono vivere queste partite, fanno parte del percorso di ogni giocatore per diventare un campione. Domani non bisognerà pensare di avere paura, ma godersela e giocarsela. Giocatori giovani come loro potranno vivere tante altre serate come quella di domani“.

All’andata li abbiamo colpiti sul palleggio, quando hanno palla si trovano a loro agio. Dovremo essere bravi a uscire dalla loro pressione, sarà importante giocare bene tecnicamente e tatticamente. Non possiamo pensare di venire qua e avere la presunzione di pensare di andare costantemente a prenderli alti – ha aggiunto Gattuso – Il Barça non è una questione di numeri, ma la sua metodologia, il suo modo di tenere in campo. Per me non è importante se giochino in difesa a tre o a quattro, ma la loro mentalità, la loro funzionalità di vedere il calcio poiché è una squadra unica. Puig? E’ un giovane campione, fa sembrare grandi giocate giocate normali. Fa bene al calcio, è uno spettacolo doverlo giocare. Il merito è della cantera del Barcellona. Già parlavo di lui due anni fa“.

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