Calcio

Calcioscommesse, a Bari chieste 17 condanne per frode sportiva

Due partite finite nel mirino, quelle dei campionati 2007-08 e 2008-09, nel mirino Bari, Salernitana e Treviso. Sono 17 gli imputati, quasi tutti ex calciatori e tra essi nomi di spicco che rischiano condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione. E’ la Procura di Bari ad indagare e secondo l’accusa alcuni calciatori biancorossi avrebbero venduto le partite per una cifra complessiva di 220mila euro.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri per Bari-Treviso del 10 maggio 2008 finita 0-1, i calciatori baresi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci, Jean Francois Gillet e Marco Esposito (che ha patteggiato) avrebbero ricevuto denaro per perdere. Un anno dopo, per far vincere alla Salernitana la partita del 23 maggio 2009 (finita 3-2), due calciatori della squadra campana – Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) – avrebbero offerto 150mila euro, 7mila euro a testa, a 14 calciatori del Bari (Andrea Masiello, Cristian Stellini, Davide Lanzafame, Marco Esposito, Nicola Santoni – che hanno già patteggiato -, Vitali Kutuzov, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti) e al faccendiere Angelo Iacovelli.

Al termine della requisitoria il pm ha infatti chiesto 17 condanne e un’unica assoluzione “per non aver commesso il fatto” nei confronti dell’allora team manager della Salernitana Cosimo D’Angelo. Gli imputati, ex giocatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso e il faccendiere del Bari Angelo Iacovelli, rispondono di frode sportiva e, il solo Iacovelli, di favoreggiamento personale. Per lui la richiesta di condanna più alta, 18 mesi di reclusione e 800 euro di multa. Coinvolti anche molti giocatori: per Massimo Ganci e’ stata chiesta la condanna a 16 mesi di reclusione e 14mila euro, per l’ex portiere del Bari e della nazionale belga Jean Francois Gillet un anno e 12mila euro; per tutti gli altri, tra cui l’ex capitano barese Francesco Caputo (ora capocannoniere dell’Entella con 17 reti), chieste condanne comprese fra gli otto mesi e 8mila euro di multa e i sei mesi di reclusione e 6mila euro. La Figc, dopo essersi costituita parte civile, ha chiesto un risarcimento danni non quantificato, con provvisionale da destinare ad attività educative di calcio giovanile. Alcuni tifosi  hanno chiesto un risarcimento pari a 5mila euro ciascuno con provvisionale di mille euro in quanto “lesi nel loro diritto alla passione sportiva”. La prossima udienza è fissata per lunedì 30 giugno presso il Tribunale di Bari Domenico Mascolo.

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