Calcio

Calcio, Malagò: “Non assegnare gli scudetti? E’ un segnale chiesto dal Paese”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Sportface

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato un’intervista a La Stampa, toccando tra i vari temi l’assegnazione degli scudetti dei campionati di calcio: “E’ necessario mandare un segnale, è un sentimento molto diffuso tra la gente. Sono consapevole che chiudere la stagione sia la priorità di tutti, ma non hanno mai pensato ad un’alternativa. Il vero problema non è l’oggi ma il domani” ha precisato Malagò, ricorrendo ad un esempio “Catia Pedrini, presidentessa del Modena Volley, non potrà più sostenere l’ingaggio di Zaytsev e dovrà lasciarlo andare per salvaguardare la società dal punto di vista economico. Bisognerebbe pensare al futuro e non ai campionati“.

Il numero uno del Coni ha poi commentato la scelta della Federtennis di mettere i dipendenti in cassa integrazione “Sono molto sorpreso e, a giudicare dalle reazioni, lo sono anche le rappresentanze sindacali. Ma non è un problema che riguarda noi del Coni” ed ha commentato la decisione di rinviare le Olimpiadi “Non è stato facile per il Giappone prendere questa decisione. Nel loro bilancio i Giochi valgono 8-10 miliardi. Perdere i big? Sono sicuro che li rivedremo tutti in Giappone nel 2021″. Infine, Malagò ha parlato di come sarà l’Italia una volta passata la pandemia: “Mi auguro che prevalga il bene comune e non i personalismi. Paese spaccato in due? E’ un dato acclarato che lo sia“.

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