Calcio estero

West Ham, Ogbonna: “Sembra che l’Inghilterra aspetti il morto per prendere decisioni tempestive”

“Sono contento e sollevato che si sia bloccato tutto, anche i campionati minori: sembrava quasi che si volesse ignorare un problema così grave”. Le parole di Angelo Ogbonna che ha accolto positivamente l’interruzione della Premier League. Il giocatore del West Ham ha parlato in maniera approfondita della situazione legata al coronavirus e ci come la stanno vivendo nel Regno Unito. In particolar modo il difensore ritiene che nel paese si tende a sottovalutare il pericolo corrente: “Non è una questione che riguarda il calcio, ma è radicata nella mentalità del Paese: qui non hanno ancora ben chiaro il rischio che porta con sé un virus che si può diffondere in pochi secondi se non ci si comporta in modo corretto“.

Il West Ham è inoltre reduce da un match contro l’Arsenal che ha poi riscontrato la positività del proprio tecnico Mikel Arteta: “Non è assolutamente accettabile che quella dell’Arsenal contro di noi, tre giorni prima, invece sia stata giocata: loro erano stati impegnati contro l’Olympiacos e il presidente dei greci era affetto dal virus. Sembra quasi che qualcuno debba morire per poter arrivare a prendere decisioni tempestive“. Ogbonna poi aggiunge l’assenza di controlli per gli atleti: “Nessun controllo, per quanto mi riguarda. Un’altra testimonianza di un atteggiamento che è a dir poco superficiale. Vogliamo salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri familiari. Siamo dei privilegiati, ma siamo umani e coscienti. Noi ci alleniamo e poi torniamo a casa, abbiamo figli, mogli, genitori, parenti: come tutti non sappiamo né chi possiamo contagiare, né da chi possiamo essere contagiati”. Anche dall’Inghilterra Angelo continua a seguire la situazione nel nostro paese: Sì, sono aggiornato su tutto, per fortuna ho la tv italiana e sono stato molto colpito dalla storia di una donna napoletana quarantenne che non ce l’ha fatta a guarire“.

SportFace