Calcio estero

Caos a Marsiglia, i tifosi delusi insorgono: i motivi alla base degli scontri

Stadio Velodrome di Marsiglia - Foto Hombrey - CC-BY-SA-4.0

E’ caos a Marsiglia dopo l’insurrezione da parte di un manipolo di tifosi che ha preso d’assalto il centro sportivo in cui la squadra transalpina si allena. La partita contro il Rennes, in programma alle ore 21, è stata rinviata su decisione della prefettura, che ha consultato anche gli ospiti che non si sono opposti. Il settimo posto in classifica non basta ai tifosi, che hanno già dovuto mandar giù il disastroso girone di Champions dei ragazzi di Villas Boas, allenatore più volte in discussione e in pieno scontro con i tifosi e con la stampa locale, come dimostra lo scontro verbale e fisico con un giornalista in una conferenza stampa di alcune settimane fa.

Stanchi di una stagione iniziata male e proseguita peggio, con la zona Champions (obiettivo minimo del Marsiglia) troppo distante per poterci fare ancora un pensiero concreto, alcuni tifosi hanno deciso di passare dalla parte del torto e di scendere sul terreno spinoso della violenza. E così, presso la cittadella dell’OM nella giornata di sabato 30 gennaio si è assistito prima a quella che sembrava una protesta pacifica, ma che ben presto si è poi rivelato un assalto vero e proprio. La tensione è diventata palpabile e una cinquantina di supporter hanno fatto irruzione negli uffici dello staff tecnico e dirigenziali, alcuni raggiungendo anche gli spogliatoi. Secondo quanto si racconta negli ultimi minuti concitati, un giocatore, Alvaro Gonzalez, sarebbe stato colpito alla schiena da un gas lacrimogeno lanciato dalla polizia. La situazione è poi tornata lentamente alla normalità, ma questa è una macchia indelebile per il club e per il calcio francese.

MARSIGLIA-RENNES RINVIATA

CAOS A MARSIGLIA, SCONTRI TRA TIFOSI E CLUB: IL VIDEO

ALVARO GONZALEZ COLPITO ALLA SCHIENA

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