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Trofeo d’Abruzzo 2022: Bayern Monaco e Aek Atene in finale, battute Verona e Pesaro

Carlo Antonetti e Gaia Sabbatini
Carlo Antonetti e Gaia Sabbatini

Bayern Monaco e Aek Atene in finale al “Trofeo d’Abruzzo”, l’evento internazionale organizzato a Teramo dalla Fondazione Bruno Ballone. Sconfitte le due italiane nelle semifinali: TezenisScaligera Verona superata in volata dai greci (81-78) e Victoria Libertas Carpegna Pesaro battuta senza storia dalla corazzata tedesca d’Eurolega allenata da Andrea Trinchieri. Domenica 25 settembre, alle 17,30 finalina per il terzo posto tra Pesaro e Verona mentre alle 20,30 la finalissima Bayern-Aek per il torneo. Le gare, in programma al PalaScapriano di Teramo, verranno anche trasmesse in streaming sulla piattaforma Eleven Sports in Italia e nel resto del mondo.

AEK Atene – Tezenis Verona 81-78
Verona fa la voce grossa in difesa, ma non capitalizza al massimo in attacco: 7 palle perse nel solo primo quarto frenano la fuga scaligera. Dal +12 targato Anderson al +8 del 10’ la differenza è tutt’altro che sottile. L’Aek, una volta ritrovato il bandolo della matassa, si riaccosta alla Tezenis (25-26) al 15’. Cappelletti e Smith, con la collaborazione della difesa, ricacciano indietro i greci: all’intervallo Verona rientra negli spogliatoi sul +5 (34-39). Ma l’Aek non è più quello dormiente dei primi due quarti: una tripla di Frazier sigla il primo aggancio della serata (41-41), anche perché Verona produce solo 2 punti in avvio del terzo periodo. Dal punto a punto successivo, con Anderson da una parte e Petropoulos dall’altra, Ramagli prova a pescare il jolly con Udom e Rosselli. Verona riallunga in avvio di quarto quarto (61-66), ma l’Aek ricuce prontamente e la macchina offensiva della Tezenis si inceppa. Williams e Papadakis provano la spallata decisiva (72-66) prima del finale in volata: Anderson indovina le due triple della speranza veronese (79-78 a -12”), ma non la terza sulla sirena, dopo che Frazier aveva infilato due liberi.

AEK Atene: Frazier 15, Petropolulos 5, Xanthopoulos, Mcgriff, Filippakos, Persidis 7, Madsen 10, Mavroeidis, Papadakis 12, Williams 17, Mitchell 10, Strellnieks 5. All. Kantzouris.
Tezenis Verona: Smith 5, Cappelletti 11, Selden ne, Holman 18, Ferrari ne, Casarin 2, Johnson 7, Imbrò 2, Candussi 5, Rosselli 6, Anderson 18, Udom 4. All. Ramagli

Bayern Monaco – Carpegna Pesaro 72-38
Il Bayern scatta meglio dai blocchi di partenza: Winston, Zipser e Hunter producono la prima microfuga 13-6 al 7’. Pesaro, nonostante una stoppatona di Charalampopoulous su Lucic, è subito obbligata a rincorrere, zavorrata anche dalle mani gelide da fuori di più di un tiratore. Il solco si allarga: al 10’ è 17-9. Con la Carpegna che non la butta mai dentro da tre (1/13 all’intervallo), per il Bayern basta appena premere sull’acceleratore per scappare, tanta è la qualità e quantità a disposizione di Trinchieri: Lucic e Milosavljevic fabbricano il 38-20 al 20’, aggravato dalla miseria di soli tre punti fatturati dal 15’ per Pesaro. Repesa, dopo aver sgridato Toté e Moretti per qualche errore di troppo, prova a cercare dei segnali positivi. Le mani dei tiratori pesaresi, però, continuano a tremare: 25% totale dal campo e 14% da 3 al 30’. Il Bayern, in modalità pilota automatico e senza neanche sforzarsi troppo, doppia la Carpegna in avvio di quarto periodo: dal 30’ in poi il divario è stabilmente sul +30. Al 35’ tocca quota +35, bissata con doppiaggio (70-35) al 38’. Una tripla di Mazzola e due errori ai liberi di Gillespie fissano il punteggio sul 72-38 finale.

Bayern Monaco: Winston 9, Hunter 4, Jaramaz 5, Lucic 12, George 4, Zipser 5, Wimberg, Rubit, Wulff, Sisko 5, Milosavljevic, Gillespie 8. All. Trinchieri

Carpegna Pesaro: Kravic 6, Abdur-Rankman 5, Visconti, Moretti 9, Tambone, Stazzonelli, Mazzola 9, Charalampopoulos, Dia ne, Toté 9, Delfino ne. All. Repesa.

 

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