Atletica

Caso Tsimanouskaya, Cio e World Athletics aprono procedura contro i due tecnici

Atletica - Foto Ballota - CC BY 3.0
World Athletics e il Comitato Olimpico Internazionale hanno aperto una procedura contro i due allenatori bielorussi coinvolti nel caso di Krystsina Tsimanouskaya. Lo hanno annunciato proprio World Athletics e Cio, determinati a far chiarezza su quanto successo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La velocista bielorussa aveva criticato la scelta della sua federazione di correre, senza essere avvisata, la staffetta 4×400. I due allenatori sono stati fermati all’aeroporto di Tokyo mentre tentavano di far rimpatriare la sprinter. Tsimanouskaya, evitato il rimpatrio forzato, ha ottenuto asilo politico in Polonia, dove si trova al momento, grazie ad un visto umanitario.

Durante i Giochi il Cio aveva già ritirato l’accredito e cacciato dal villaggio olimpico i due allenatori, Artur Shimak e Yury Maisevich. Ora la federazione internazionale dell’atletica fa sapere di aver concordato insieme al Cio di “continuare l’indagine e di aprire una procedura formale” nei loro confronti. L’indagine sarà condotta dall’Athletics integrity unit (Aiu), organismo indipendente creato da World Athletics per gestire le questioni di integrità, non solo relative al doping, con la “piena collaborazione e il supporto” del Cio. Nuovi problemi dunque per le autorità bielorusse, che dopo la rielezione del presidente Alexander Lukashenko nel 2020,  sono state accusate da diversi Paesi occidentali di mettere in atto una politica repressiva, con migliaia di oppositori arrestati o costretti all’esilio.

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