Atletica

Atletica, Europeo di Amsterdam: Marco Lingua in finale del martello con 72.94m

Marco Lingua - Foto Colombo FIDAL

Oltre a salti ed a corse, questa mattina sono previsti anche lanci azzurri all’Europeo di atletica leggera di Amsterdam. Ci sono due azzurri a rappresentare l’Italia nel lancio del martello maschile, che prende il via quest’oggi con le qualificazioni alla finale: Marco Lingua soprattutto e Simone Falloni cercano di ritagliarsi un posto tra i primi 12 atleti (od un lancio a 75.00m che varrebbe a prescindere la finale). Non ci riesce Simone Falloni, anche vittima di un acquazzone, mentre ce la fa, seppur senza brillare, Lingua con 72.94m.

Questa è anche l’ultima gara utile per la conquista dell’Olimpiade di Rio de Janeiro, con minimo fissato a 77.00m: è già qualificato Lingua, mentre Falloni deve sensibilmente migliorare il suo primato di 73.78m se vuole riuscirci.

Turno di qualificazione complicatissimo per il gruppo A, che deve fare i conti con una pedana allagata a causa della pioggia. A farne le spese è anche il nostro Falloni: un discreto primo lancio, con pedana umida, atterra a 70.51m, ma con i due lanci successivi con pedana molto bagnata l’azzurro non riesce più a migliorarsi, non avvicinando quei 75m necessari. La sua misura gli assicura solo la 9a posizione del suo gruppo. Le sue parole: “Peccato perché oggi si poteva fare decisamente meglio, io ci ho provato fino all’ultimo ma è andata così. Attorno al mio personale, dove sto da tutta la stagione, sarebbe molto probabilmente bastato per la finale, per quello ho qualche rimpianto. La pedana era davvero piena d’acqua, ma quantomeno non si scivolava per fortuna. Comunque il primo obiettivo di quest’anno era essere qui ad Amsterdam, quindi non posso essere così insoddisfatto“.

Gruppo B che invece lancia in condizioni di pedana migliori: la pioggia se ne va e la pedana, per quando umida, non è allagata. Non ne approfitta però appieno l’azzurro Lingua, che riesce solo a far segnare un discreto 72.94m nel primo lancio. Secondo e terzo lancio sono invece nulli: il primo è un lancio a più di 74 metri ma l’istrionico azzurro dal caricamento a cinque giri (generalmente son 4, se non 3), non riesce a restare in pedana; il secondo resta ingabbiato. Con 72.94m, Lingua termina in 10a posizione, qualificandosi alla finale nonostante una misura non eccelsa.

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