Atletica

Atletica, Europeo di Amsterdam: il riassunto delle gare del pomeriggio – 8 luglio

Libania Grenot - Foto Colombo FIDAL

Dopo una mattinata di soddisfazioni da parte dei colori azzurri, che hanno qualificato ai turni successivi 5 dei 6 italiani in gara, tocca al terzo pomeriggio di gare e concorsi all’Europeo di Amsterdam di atletica leggera, ultima grande competizione utile alla qualificazione all’Olimpiade di Rio de Janeiro. Tante le chance di medaglia in pista.

A questo link potete trovare le gare previste nel pomeriggio.

Questi invece gli azzurri in gara:
1.500m donne – SF: Magnani
800m uomini – SF: Benedetti, Lahbi
200m uomini – SF e F: Desalu, Manenti, Infantino
100m donne – SF e F: Hooper, Siragusa
400m uomini – F: Galvan
Disco donne – F: Strumillo
400m donne – F: Grenot
10.000m uomini – F: El Mazoury
3.000m siepi uomini – F: Bamoussa, Chatbi, Floriani

Seguite su Sportface.it, con questo pezzo in costante aggiornamento in collaborazione con Giulio Gasparin, tutti i risultati dai campo gara di Amsterdam.

————

22.01 – Terminata la giornata di oggi. Ecco il programma per domani.

21.58 – 100m femminili, finale:

Atletica, Europeo di Amsterdam: Schippers oro sul 100m con un grande 10.90

21.43 – Le parole di Jamel Chatbi: “Ho lavorato per la medaglia e sono molto arrabbiato perché l’ho buttata via a 450m dalla fine quando ho sbagliato un ostacolo. Direi che comunque va bene visto che fino all’anno scorso preparavo la maratona e ora sono quinto sulle siepi ad un Europeo”, ha confessato Chatbi a fine gara.

21.37 – 3000m siepi maschili, finale: In una gara partita con grandi tatticismi, non è proprio partito uno dei favoriti, il polacco Krystian Zalewski, mentre tre sono stati gli azzurri della partita. Il forcing dell’ennesimo turco di origine keniana, Aras Kaya, ha cominciato ad imporre un ritmo più alto ed allungare il gruppo, con Jamel Chatbi a marcare il turco ed il favorito francese Mahiedine Mekhissi. Anche l’altro francese, il campione in carica Yoann Kowal ha tenuto la testa assieme a Chatbi e ad un giro dalla fine sembrava che questi quattro fossero destinati a lottare per le medaglie. L’azzurro è rimasto sulle gambe quando Makhissi ha allungato nell’ultimo giro, prendendo quel titolo europeo che due anni fa aveva conquistato ma perso per essersi tolto la maglietta prima della fine della gara. 8.25.63 per il transalpino, seconda piazza per il turco Kaya e terzo l’altro francese. Infine, l’ultimo giro è costato anche la quarta piazza per Chatbi, beffato nel finale dallo spagnolo Sebastian Martos. Hanno chiuso in ottava e nona piazza gli altri due azzurri, rispettivamente Abdoullah Bamoussa e Yuri Floriani.

21.23 – Disco femminile, finale: Dopo la bella qualificazione, è arrivata scarica in finale l’azzurra Stefania Strumillo e non ha potuto che chiudere in ultimo posto. “L’obiettivo era arrivare in finale e sono arrivata un po’ scarica. Ho pagato il calo di tensione e la mancanza di esperienza: in qualificazione ho speso tantissime energie mentali e oggi mi mancava proprio velocità”, ha raccontato la Strumillo, che poi ha parlato del fatto che oltre ad allenarsi lei allena i bambini. “A 22 anni non è facile mollare tutto e trasferirsi per un sogno così, ho avuto la fortuna di trovare persone che mi hanno accolto come una famiglia e mi hanno aiutato a continuare in un momento in cui volevo smettere, ora l’obiettivo per il futuro è andare oltre i 60m”. La gara è stata vinta dalla solita croata Sandra Perkovic, che però ha dovuto lottare per avere la meglio della tedesca Julia Fischer, tanto che le due sono state separate solo da pochi centimetri per gran parte della gara, ma al quinto lancio la croata ha fatto il vuoto: con 69.67m la Perkovic ha messo a segno la spallata vincente che la conferma campionessa continentale.

21.20 – 10000m maschili, finale: Gara di coppia in testa per i keniani di passaporto turco Ali Kaya e Polat Kemboi Arikan, tanto che pronti-via i due hanno preso la testa e fatto il vuoto. Nonostante sembrasse che il primo avesse un andamento migliore, è stato il secondo a vincere allo sprint finale. Terzo posto per la Spagna con Antonio Abadia, più indietro e doppiato l’azzurro Ahmed El Mazoury, nono.

21.15 – La nostra Libania, molto contenta con la sua bandiera


21.03 – Attenzione, clamoroso! Martina perde l’oro nei 200, squalificato per invasione di corsia

20.56 – Lungo donne, finale: Gara di ottimo livello e tante emozioni sulla pedana del salto in lungo, dove tante ragazze si sono portate su misure interessanti, ma al solito è stata la serba Ivana Spanovic a fare la voce grossa per prima: dopo un primo salto nullo, l’argento di Portland quest’inverno ha messo a segno un ottimo 6.94m che le ha dato la testa della gara e poi la vittoria. Si è provata ad avvicinare la britannica Jazmin Sawyers con un ottimo 6.86m, ma non le è riuscito il guizzo vincente, mentre è finita con uno spareggio alla seconda misura la sfida per il bronzo tra la tedesca Malaika Mihambo e l’estone Ksenia Balta, entrambe a 6.65m. Una seconda misura migliore, 6.63m ha dato la medaglia alla tedesca.

20.50 – Le parole di Libania Grenot: “Ieri l’avevo detto che l’avrei confermata questa medaglia. Ieri avevo già mostrato chi era veramente la regina dei 400: ho dominato l’Europa e ora l’obiettivo è dominare anche le Americhe e farlo a Rio. Sapevo che avrei vinto, ho tanto lavoro nelle gambe e rispetto a due anni fa mi sento più saggia, più matura, più pronta. Sapevo che avrei dovuto combattere solo con me stessa e così è stato, il lavoro in America ha pagato, perché ora i turni non sono un problema e so che domani potrei correre di nuovo in 50. Per me è un orgoglio essere stata scelta come capitana di questa squadra così bella, piena di giovani e piena di carica e so che questi ragazzi possono farcela. Ora stacco la spina per un giorno, ma poi voglio portare la 4×400 sul podio, perché so che possiamo farcela”, ha detto la neo campionessa d’Europa ancora carica di adrenalina.

20.44 – 200m uomini, finale: Dopo la bellissima qualifica alla finale, Davide Manenti ha corso una bella curva, salvo spegnersi un po’ nel finale. Titolo e quindi doppietta per l’olandese delle Antille Churandy Martina con un impressionante allungo del finale che gli è valso un 20.37 d’oro. Secondo posto per lo spagnolo Bruno Hortelano, già capace di ritoccare il record nazionale in semifinale, e terzo posto per il turco di origini azere Ramil Guliyev, capace di stare davanti al britannico Danny Talbot.

20.38 – Medaglia d’oro per Libania Grenot! Vittoria sui 400m, grandissima prestazione dell’azzurra con 50.73.

Atletica, Europeo di Amsterdam: è ORO per Libania Grenot nei 400m

20.35 – Asta uomini, finale: Le difficili condizioni meteo si sono dimostrate fatali per il greco Konstadinos Filippidis, uno dei nomi pesanti di questa disciplina, che però è uscito anzitempo alla modesta misura di 5.50m. Il campionissimo francese Renaud Lavillenie è entrato in gara a 5.75m, quando ormai tutti gli altri finalisti avevano già messo via le proprie aste. Il tanto vento che ha dato problemi ai suoi rivali però l’ha portato a sbagliare i primi due tentativi e quindi il terzo tentativo aveva il sapore del tutto o niente sotto gli occhi del polacco Robert Sobera a guardare conscio che un terzo errore avrebbe dato lui l’oro con 5.60m. Il terzo errore, giunto anche dopo una rincorsa interrotta, ha così privato il francese dell’ennesimo alloro, questa volta mancato forse per presunzione. Oro quindi al polacco, argento al ceco Jan Kudlica e bronzo alla slovenia con un modestissimo 5.50 dello sloveno Robert Renner.

20.10Matteo Galvan su Alex Schwazer, con sarcasmo: “Massì, diamogli la 3a, la 4a ed anche la 5a chance, tanto ormai… Ha attirato l’attenzione sull’atletica italiana nel modo sbagliato e già non era un buon momento“.

19.58400m uomini, finale: delusione per Matteo Galvan, solo 8° in una finale dove si puntava ad una medaglia.

Atletica, Europeo di Amsterdam: delusione per Galvan, solo 8° nei 400m

19.50400hs uomini, finale: In un momento molto rumoroso dovuto dalla concomitanza di tante gare, la gara dei 400hs uomini è iniziata con un piccolo contrattempo dovuto ad un cartellino giallo a Ryhs Williams, reo di aver chiesto un “al tempo” troppo tardi. Nella gara non riesce allo svizzero Kariem Hussein di bissare il titolo di due anni fa, quando a metà dell’ultimo rettilineo sembrava lanciato a duellare con il poi vincitore turco Yasmani Copello Escobar. Lo svizzero ha chiuso addirittura terzo, sopravanzato sul finale dallo spagnolo Sergio Fernandez. Per il cubano naturalizzato turco un buon 48.98 per far propria la vittoria.

19.42 – Le parole di Irene Siragusa: “Peggio di ieri, però non pensavo perché mi sentivo bene ed ero molto convinta. Faccio fatica a crederci, però pazienza, sono gare e il mio obiettivo era arrivare in semifinale e quello è arrivato. Ora sotto con la staffetta, perché vogliamo fare bene e so che possiamo fare bene”, ha dichiarato tra mille sorrisi la toscana.

19.39100m femminili, semifinali (continua): Nella terza e ultima semifinale, ha messo a segno una bella partenza Irene Siragusa, ma poco ha potuto sul lanciato contro le più potenti e accreditate avversarie di questa batteria. L’azzurra ha chiuso con 11.78, non altrettanto positivo come il tempo corso ieri in batteria, ma che comunque non avrebbe portato a molto di più. Ha vinto la prova la britannica Desiree Henry con 11.09.

19.36 – La Schippers andava forte… voi che dite?

19.32 – Le parole di Gloria Hooper: “Il lanciato non è stato positivo come ieri e mi aspettavo molto meglio. Ho corso decisamente meglio ieri ed è un peccato, ma ora voglio voltare pagina e far bene con la staffetta”, ha commentato la veronese in zona mista, delusa ma determinata per l’ultima fatica la aspetta questa settimana.

19.28 – 100m femminili, semifinali: La prima semifinale dei 100m femminili è iniziata con le lacrime della francese Stella Akakpo, squalificata per partenza falsa, ma poi continuata con una performance strepitosa di Dafne Schippers che nonostante un metro di vento contro ha corso in 10.96. La stella dell’atletica di casa qui ad Amsterdam ha chiuso 40 centesimi più veloce della seconda, la britannica Asha Philip, mostrando i muscoli già in questo turno preliminare della finale di questa sera. Nella seconda semifinale ha faticato Ivet Lalova-Collio, ma ha comunque agguantato la prima posizione nel finale in un al fulmicotone con Tatjana Pinto e Nataliya Pohbernyak, tutte tra 11.26 e 11.27. Quarta ha chiuso Gloria Hooper, che ha trovato una bella partenza, ma non è riuscita a scatenare tutti i cavalli in suo possesso nella prima parte di gara, trovando una bella distensione nel finale che però non è bastata per arrivare in finale.

19.15 – 200m uomini, semifinali

Atletica, Europeo di Amsterdam: Davide Manenti conquista la finale dei 200m

19.14 – Martello femminile: Gara sempre di testa per la favorita e campionessa in carica Anita Wlodarczyk, che al secondo tentativo 75.73m, ovvero già più lontano della miglior prestazione dell’anno di chiunque altro fosse in gara questo pomeriggio. La polacca non ha però voluto correre altri rischi ed ha allungato ancora con un bel 77.11m, due metri più lontano di una Betty Heidler allo stagionale ma ancora sotto i 76m. La polacca ha continuato a migliorarsi in ogni lancio, chiudendo con l’oro già al collo con un ottimo 78.14. Degno di nota il terzo posto per l’azerbaijana Hanna Skydan, che rappresenta la prima medaglia al femminile per questa nazione al campionato Europeo di atletica.

18.45800m uomini, semifinali

Atletica, Europeo di Amsterdam: Giordano Benedetti in finale negli 800m

18.35 – Le parole di Margherita Magnani: “Avevamo visto che la prima batteria andava molto lenta e ho spronato le altre. Prima di partire erano tutte d’accordo, ma poi quando mi sono girata per farmi dare il cambio nessuna voleva. Però sono contentissima, perché anche se negli ultimi 50m eravamo tutte lì e non trovavo spazio, è andata e sarò in finale. Fare gara di testa non è per me, però avendo visto com’era andata la prima mi sono detta: ‘o la va o la spacca’, direi che è andata”.

18.311500m donne, semifinali: Prima batteria, anche se di semifinale si potrebbe parlare poiché due sole sono state le batterie che davano accesso diretto alla finale, giocata in modo tattico, ma vinta comunque dalla favorita di casa Sifan Hassan in 4:13.45. La seconda batteria quindi, quella di Margherita Magnani, ha potuto sfruttare il fatto di sapere quanto era necessario fare per qualificarsi ed è stata proprio l’azzurra a tirare il gruppo sin dalle prime battute. La romagnola ha cercato la collaborazione delle colleghe, trovando aiuto nella norvegese Ingvill Makestad Bovim e poi nella forte serba Amela Terzic. Mentre tutte le altre poi recuperavano sprintando, l’azzurra si è un po’ imballata, ma chiudendo ottava ha comunque trovato la qualificazione per la finale proprio in virtù di un miglior tempo di ripescaggio, 4:11.78.

18.06 – La prima buona notizia: è tornato il sole

e ci dà il benvenuto anche l’organizzazione

18.03 – La cronaca delle gare del mattino:

Atletica, Europeo di Amsterdam: Fofana, Abate e Perini, en-plein in semifinale

SportFace