Matteo Galvan - Foto Colombo FIDAL
Nei 400m piani del campionato Europeo di atletica leggera da Amsterdam, si è confermato campione il britannico Martyn Rooney in una finale che ha visto atleti da 8 nazioni diverse. Non è riuscita l’impresa a Matteo Galvan, che non ha bissato il tempo spaziale della semifinale, chiudendo ottavo.
È partito forte il belga Kevin Borlee, che ha ripreso l’azzurro già dopo 200m a segno della difficoltà di Galvan di ripetere quanto fatto ieri. La tattica arrembante del belga però non ha pagato, tanto che anche lui ha subito il ritorno di un Martyn Rooney, sembrato fuori gara fino all’ultimo rettilineo. Invece il britannico è stato in grado di confermare il titolo di due anni fa con 45.29.
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Appena dietro si è piazzato il sorprendente ceco Pavel Maslak, che ha confermato gli ottimi segnali degli scorsi giorni, gestendo come meglio non poteva l’ottava corsia e chiudendo con un finale eccezionale. Terzo posto per l’olandese Liemarvin Bonevacia che in una sfida con il “vicino” ha privato il Belgio della seconda medaglia in questa rassegna continentale. Non è mai stato in gara invece il nostro primatista italiano, che come si temeva dopo l’eccezionale tempo messo a segno ieri in semifinale, non è riuscito a recuperare le energie spese ed ha chiuso ultimo e lontano con 45.80.
“Ho dovuto fare il personale ieri per passare la semifinale, ma non ho nulla da rimpiangere, perché ieri era la mia finale. Oggi avrei potuto forse chiudere qualche posizione più avanti, ma sono contento di come ho gestito le poche energie che avevo. Ora punto a Rio, dove voglio fare meglio di qui in termini cronometrici e dove gareggerò sia nei 200 che nei 400”, ha commentato l’azzurro.
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