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Miozzo (CTS): “Natale con amici? Dobbiamo ridurre le nostre aspettative”

Abbiamo davanti una maratona che non si concluderà il 25 dicembre, ma molto più avanti. Se tutti insieme spegnessimo un po’ le luci delle aspettative, saremmo di grande aiuto al sistema e a quanti sperano di far ripartire la vita economica e sociale del Paese per quella data”. Lo ha affermato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in merito all’emergenza Covid-19 che sta travolgendo l’Italia. Le nuove misure “sembra che stiano dando qualche risultato – ha sottolineato in un’intervista al Corriere della Sera -. I dati però devono essere letti in una sequenza temporale più ampia delle ultime 24 ore. Se saremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà“.

E sulla didattica a distanza per la scuola: “È uno strumento di eccezionale utilità da utilizzare in situazioni di vera emergenza e soprattutto per periodi limitati. La chiusura delle scuole senza divieto di spostamento comporta la possibilità reale che i ragazzi nel tempo libero dalla scuola si incontrino nei locali pubblici, nei centri commerciali, nelle case private dove si ritrovano a gruppi senza alcun controllo o mediazione”. Infine sulla movida: ”I giovani che partecipano alla movida sono qualche migliaio in tutta Italia. Chiediamoci anche quanti sono i giovani che da settimane o mesi non escono più di casa, rifugiati nel buio della loro stanza davanti ad uno schermo di pc per ore ed ore, vittime di quella ormai famosa ”sindrome della capanna’‘ che genera paure, ansie, insonnie e tante altre patologie della mente. Fra qualche tempo, ad emergenza Covid superata, vedremo i disastri provocati‘ ha chiosato.

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