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Doping Russia, Niccolò Campriani: “Distrutte delle vite. Il sistema ricorda la Germania dell’Est”

Niccolò Campriani - Rio 2016 - Foto Palizzotto/Sportface

“Così hanno distrutto delle vite, quando invece lo sport dovrebbe salvarle, ma ora è il momento di fare pulizia. Era nell’aria, c’era una certa evidenza, e la cosa non mi stupisce. Però mi dispiace, e mi provoca una grande tristezza. Certi sistemi mi ricordano quelli della Germania Est”. Il campione olimpico del tiro a segno, Niccolò Campriani, esprime il proprio pensiero sullo scandalo doping che ha coinvolto la Russia. Nella giornata odierna infatti, da Mosca hanno rivelato l’esistenza di un ‘complotto istituzionale’ sul doping attuato negli ultimi anni ribadendo però che dietro a tutto ciò non ci fosse la mano del governo, escludendo di fatto Vladimir Putin dalla vicenda. Campriani, premiato meno di dieci giorni fa al Salone d’onore del Coni con il collare d’oro al merito sportivo, la massima onorificenza conferita dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, non è la prima volta che si scaglia contro questo tipo di problemi che affliggono il mondo dello sport.

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