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Nba Finals, stanotte gara 6: Warriors al match point, Celtics con le spalle al muro

Klay Thompson e Steve Kerr, Golden State Warriors 2018-2019 - Foto Profilo FB Golden State Warriors

Son passati pochi giorni da quel 10 giugno in cui le Nba Finals hanno messo piede per l’ultima volta a Boston, eppure la serie che ritorna stanotte nel Massachussets pare aver cambiato completamente volto. I Celtics erano in vantaggio 2-1 e sembravano poter prendere il controllo anche di gara 4 mentre gli avversari erano intenti a cercare una soluzione al “problema” Draymond Green, panchinato nei minuti decisivi di quella stessa gara. La soluzione quella notte finirono per trovarla nel talento di Steph Curry, e sull’onda emotiva di quel finale di partita gli Warriors hanno costruito anche il successo in gara 5 a San Francisco. Ora eccoci qui, di ritorno a Boston per gara 6, con il primo match point a disposizione per gli uomini di Steve Kerr e dei Celtics che invece non possono più sbagliare.

Ma se c’è qualcosa che i Golden State Warriors hanno imparato in questi ultimi otto anni contraddistinti da sei apparizioni alle Nba Finals è che non c’è nulla di più difficile che giocare una gara decisiva. E lo hanno sperimentato nel bene con i tre titoli vinti, ma anche nel male in quel 2016 in cui non riuscirono a sfruttare un vantaggio di 3-1 contro i Cavs di LeBron James, finendo per subire una rimonta che passerà alla storia. Proprio per questo motivo i Celtics continuano a crederci, con lo spirito di chi non può che affrontare una partita alla volta, ben consapevoli di poter giocare la prossima con il sostegno del proprio pubblico.

Poi, certo, c’è anche il campo. E lì i Celtics devono obbligatoriamente cercare di cambiare qualcosa se desiderano avere chances di allungare la serie a gara 7 e tornare in California. Se infatti la difesa continua a reggere bene nonostante le sfuriate offensive degli avversari, l’attacco dei verdi è invece in palese in difficoltà. Le percentuali al tiro e il numero di palle perse non rappresentano una causa, bensì la conseguenza di un sistema che spesso diventa troppo segno stagnante e prevedibile. Delle difficoltà anche prevedibili arrivati a questo punto della stagione: le serie contro Bucks e Heat sono state molto fisiche e lunghe, e certamente Golden State non ha avuto il miglior defensive rating della regular season per caso. Ma siamo a gara 6 delle Nba Finals, se si vuole raggiungere l’anello bisogna essere in grado di andare anche oltre i propri limiti.

Appuntamento a stanotte, sempre ore 03:00, con Curry&co che proveranno a chiudere la contesa al primo match point. Ma attenzione a dare per finiti i Celtics ancor prima della palla a due.

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