Ciclismo

Ciclismo, Algarve: Alberto Contador batte Fabio Aru

Alberto Contador - Foto Murphy R. CC BY 2.0

Alberto Contador trionfa per la terza volta in carriera sul traguardo di Alto do Malhao, nella tappa conclusiva della Volta Algarve 2016. Lo spagnolo della Tinkoff ha fatto il vuoto sull’ascesa finale, andando a cogliere la prima vittoria dell’anno con 20 secondi di vantaggio su Fabio Aru e Thibaut Pinot (Fdj). Il duello tra il sardo dell’Astana e il fuoriclasse madrileno, suo idolo da sempre, sarà con ogni probabilità uno dei leitmotiv della stagione: il primo confronto ha premiato il corridore più esperto, ma il vincitore della Vuelta 2015 avrà modo nei prossimi mesi di prendersi la rivincita. La classifica finale della corsa portoghese è andata invece a Geraint Thomas: il gallese della Sky ha sopravanzato il tedesco Tony Martin, crollato sulle dure rampe dell’Alto do Malhao.

Quella appena iniziata potrebbe essere l’ultima stagione per Alberto Contador: “El Pistolero” ha fatto sapere nei giorni scorsi di volersi congedare dal ciclismo ad alto livello, vincendo il più possibile. Alla Volta Algarve, suo esordio assoluto in stagione, il 33enne della Tinkoff è partito leggermente imballato sulle prime salite, per poi registrare continui progressi. E alla fine è riuscito a piazzare la zampata del campione sull’Alto do Malhao, uno dei suoi terreni di caccia prediletti. Fabio Aru non è stato in grado di rispondere all’azione dello spagnolo, ma ha comunque tenuto botta. Il campioncino azzurro è arrivato al traguardo in compagnia del francese Thibaut Pinot, aggiudicandosi lo sprint per la piazza d’onore. Nessun campanello d’allarme per il sardo, è fisiologico che non sia ancora al top; inoltre, a differenza del rivale, non conosceva la salita finale. I due sfidanti si ritroveranno tra un mese per la Volta Catalunya (21-27 marzo).

Tempo di bilanci anche alla Ruta del Sol, dove Alejandro Valverde ha fatto saltare il banco: per il veterano della Movistar tappa e maglia nell’ultimo atto della corsa andalusa. Beffato lo statunitense Tejay van Garderen (Bmc), che aveva vinto la cronometro di sabato e sembrava aver in pugno la vittoria finale.

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