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Sentenza storica. La giudice Carla Scheidle del Tribunale di Bolzano ha condannato, nell’ambito del caso Schwazer trovato positivo all’epo lo scorso 30 luglio 2012, i due medici della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, rispettivamente a due anni di reclusione e a una multa di 10.000 euro ciascuno. I due medici sono ritenuti colpevoli di essere stati a conoscenza dell’uso di sostanze dopanti e non aver denunciato i fatti. Per la prima volta, dunque, un tribunale emette una condanna per la condotta di favoreggiamento al doping. Per Fiorella e Fischetto, inoltre, l’interdizione alla pratica della professione medica per due anni e l’inibizione perpetua da incarichi direttivi al Coni e in società sportive.
Per quel che concerne Rita Bottiglieri, all’epoca impiegata nella segreteria federale, la condanna è invece di 9 mesi di reclusione e 4.000 euro di multa. Anche per lei l’inibizione perpetua da incarichi direttivi al Coni e in società sportive. Inoltre è stato stabilito un risarcimento di complessivi 15.000 euro nei confronti della Wada: 12.000 euro dovranno essere pagati da Fiorella e Fischetto (6.000 a testa), e i restanti 3.000 sono a carico della dirigente Bottiglieri. I tre, infine, sono stati condannati al risarcimento delle spese legali sostenute dalla Wada. I tre interessati ricorreranno in appello.