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Us Open 2019, Federer: “Sono i tornei a decidere chi gioca e quando, non io”

Roger Federer
Roger Federer

Roger Federer ha sconfitto senza alcun problema Daniel Evans per 6-2, 6-2, 6-1 nella sfida valida per i sedicesimi di finale degli Us Open 2019. L’elvetico dopo i primi due turni non eccellenti ha così commentato nel post partita il suo match: “I primi due match non contano, quello che conta è essere passato. Mi sono dato la possibilità di fare meglio e oggi l’ho fatto: tre set di fila giocando un buon tennis, sono contento“.

Successivamente lo svizzero ha speso delle parole al miele nei confronti del suo avversario, costretto dalle condizioni meteorologiche a giocare per ben due giorni di fila: “Ovviamente è stato un vantaggio che Daniel abbia giocato ieri e io no. Ma le regole sono queste, credo anche ci sia anche un limite di almeno 16 ore di distanza tra un match e l’altro: c’è bisogno di recuperare più mentalmente che fisicamente. Purtroppo le cose stanno così nei turni precedenti, lo spettacolo deve andare avanti e capisco bene se Daniel sia frustrato per ciò, mi dispiace“.

Al centro della conferenza stampa Federer alza i toni con una verve abbastanza polemica riguardo alcune indiscrezioni sul suo conto: “Sono stufo dei discorsi tipo Roger chiede, Roger ottiene: non è così per niente. Sono i tornei a decidere chi gioca, quando e dove, e le televisioni, noi non decidiamo nulla, al massimo diamo delle opinioni“.

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