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Test ematico a ridosso del match con Norrie, Djokovic furioso: “Non mi era mai capitato in 20 anni”

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto LiveMedia/Lorenzocarnero/cordonpress/CordonPress

Un test ematico antidoping effettuato poco prima della partita contro Cameron Norrie ha fatto infuriare Novak Djokovic, impegnato con la sua Serbia a Malaga per la Coppa Davis. Un episodio che non è piaciuto per niente al numero 1 al mondo, intervenuto duramente in conferenza stampa: “Ho dovuto sottopormi ad un test antidoping a meno di due ore prima della partita contro Norrie. Non è nemmeno stato un controllo antidoping completo, ma solo un prelievo di sangue – dice il 24 volte vincitore dello slam – In 20 anni di carriera non mi era mai capitato prima. Ho ricevuto una notifica un’ora e mezza prima della partita. Quando ho parlato con il rappresentante dell’agenzia antidoping, mi hanno detto che il motivo era che sarebbe stato molto tardi dopo la partita e anche per dare tempo all’altra squadra di riposarsi, ma poi ho detto loro che il vincitore della partita non avrebbe giocato il giorno dopo. Ho sempre sostenuto i test, ma cosa cambiava farlo prima o dopo?”, dice Djokovic, turbato dall’episodio in piena preparazione mentale alla sfida, poi vinta con un doppio 6-4. “Un uomo mi ha seguito per un’ora e mezza – ha conclude Nole nel suo sfogo – Ho la mia routine e non voglio distrazioni”.

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