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Tennis, Coppa Davis: Italia-Argentina per un posto in semifinale

Andreas Seppi - Australian Open 2016 - Foto Bruno Silverii

Sarà l‘Argentina l’avversaria dell’ Italia per un posto in semifinale di Coppa Davis 2016. Gli azzurri dopo la vittoria per 3-0 contro gli elvetici affronteranno nei quarti di finale l’Argentina che è andata a vincere in Polonia, priva di Jerzy Janowicz, punta di diamante della squadra, soprattutto su terreni rapidi. La sfida si giocherà tra il 15 ed il 17 luglio in Italia e con molta probabilità la superficie scelta sarà ancora una volta la terra rossa, mentre per la sede. vista la buona cornice di pubblico si parla ancora dell’ Adriatic Arena di Pesaro.

La vera incognita della sfida sarà la presenza e la condizione fisica di Juan Martin Del Potro, vincitore degli Us Open nel 2009 e reduce da due stagioni tormentate a causa di un infortunio al polso sinistro. Il campione di Tandil è tornato nel circuito a Delray Beach poche settimane fa, dove ha disputato un buon torneo e fermandosi in semifinale sconfitto da Sam Querrey, poi vincitore del torneo in finale su Rajeev Ram. Il giocatore più ostico e completo, se si esclude Del Potro, è sicuramente Leonardo Mayer, attualmente al numero 41 del ranking ATP, ma in passato capace di sfiorare la top 20. Il giocatore di Corrientes ha ottenuto fino ad ora i migliori risultati in carriera su terra rossa, unico titolo in carriera ad Amburgo dove sconfisse in finale David Ferrer, ma è un giocatore che si esalta nella lotta e gioca bene anche su superfici veloci. Leonardo Mayer precede in classifica di una posizione Guido Pella, fresco di best ranking e finalista 2 settimane fa nell’ATP 500 di Rio Janeiro, sconfitto solo da Pablo Cuevas in 3 set dopo una lunga battaglia, ma capace di estromettere al primo turno in match epico John Isner ed in semifinale di lasciare solo 5 games a Dominic Thiem.

Mayer e Pella sono i due singolaristi che hanno affrontato e battuto la Polonia. In doppio la scelta è ricaduta su Carlos Berlocq e Renzo Olivo sconfitti nettamente da Lukasz Kubot e da Marcin Matkowski. Il doppio è il vero punto debole della compagine Argentina, soprattutto su superfici rapide , e può spostare gli equilibri in una sfida che a livello di singolari si preannuncia molto equilibrata. Gli altri che si giocano la convocazione sono Horacio Zeballos, di lui si ricorda l’epica vittoria contro Rafa Nadal a Vina del Mar 3 anni fa; Federico Del Bonis, sconfitto in finale al termine di un match thrilling ad Amburgo da Fabio Fognini nel 2013 e Juan Monaco, l’ex numero 10 anche lui nativo di Tandil e come Del Potro reduce da stagioni travagliate. Nel complesso, se si esclude Del Potro, l’Argentina non ha un giocatore in grado di fare la differenza, ma giocatori di ottimo livello, soprattutto su terra rossa ed un doppio che non dà molte garanzie.

Qualora dovesse essere convocato Del Potro la scelta della superficie sarà quasi sicuramente la terra rossa per mettere maggiormente in difficoltà il campione di Tandil, sia perchè è la superficie dove non può esprimere il gioco migliore per le sue caratteristiche e soprattutto perché giocherebbe al meglio dei 5 set su terra rossa. Senza l’ex vincitore degli US Open non è da escludere una scelta diversa sfruttando così la duttilità di Andreas Seppi, capace di vincere in carriera su terra, erba e cemento indoor, la potenza di Simone Bolelli, quindi una superficie veloce e la tecnica di Paolo Lorenzi, ottimo interprete del serve and volley. A Pesaro l’Italia ha dovuto fare a meno di Fabio Fognini, il ligure a causa di un infortunio agli addominali, patito a Rio de Janeiro, starà fermo dalle 4 alle 6 settimane e tornerà verso metà aprile. Qualora fosse presente Fabio, anche senza Del Potro, la sceltà dovrebbe ricadere ancora una volta sulla terra rossa con Fabio Fognini e Simone Bolelli in doppio e Fabio Fognini ed Andreas Seppi in singolare, ma al momento sono solo ipotesi e tutto dipende da come staranno i tennisti tra 4 mesi, considerando anche la collocazione particolare dei quarti di finale di Coppa Davis, dopo il Roland Garros e nel weekend successivo alla finale di Wimbledon e prima dei Giochi Olimpici di Rio 2016.

Tra Italia ed Argentina ci sono due precedenti : il primo, disputato al Foro Italico, risale al 1983 con Corrado Barazzutti giocatore e l’Argentina si impose con un netto 5-0, protagonisti di quella sfida furono Guillermo Vilas e Jose Luis Clerc, vincitore di un match epico contro lo stesso Barazzutti al termine di 5 lottatissimi set ; il secondo precedente , ben più recente e tenutosi a Mar del Plata due anni fa, ha visto la vittoria degli azzurri per 3-1 grazie a Fabio Fognini che sconfisse in quella circostanza Juan Monaco e Carlos Berlocq in singolare ed in coppia con Simone Bolelli, al termine di quattro set molto combattuti, Horacio Zeballos ed Eduardo Schwank. Il team di Corrado Barazzutti parte sicuramente col favore del pronostico ma occhio a sottovalutare gli argentini, capaci in Davis di dare il meglio delle proprie potenzialità ed esaltarsi se la sfida si mette sulla “lotta”.

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