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Tennis, Berrettini pronto al rientro: “Sull’erba mi adatto bene e a Stoccarda ho ricordi belli”

Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

Matteo Berrettini è pronto al ritorno in campo, sull’erba del torneo Atp 250 di Stoccarda 2022. “La preparazione va bene. Sono contento di essere qua, fa sempre piacere tornare in un posto dove in passato ho giocato bene” ha detto in un’intervista via Zoom a SuperTennis il romano. Berrettini ha aperto la stagione raggiungendo la semifinale degli Australian Open, ma è stato costretto a fermarsi per un intervento alla mano dopo gli ottavi di finale a Indian Wells. Grande attesa dunque per il ritorno in campo dell’azzurro, che incontrerà come primo avversario, dopo il bye, il moldavo Radu Albot, numero 121 del mondo con un passato da numero 39 (best ranking risalente al 2019).

L’erba è una superficie su cui mi adatto bene, il mio tennis qui funziona e poi ho ricordi belli – sottolinea Berrettini -. La mia ultima partita giocata su questa superficie, ne parlavo con il mio team qualche giorno fa, è la finale di Wimbledon. Poi a Stoccarda le condizioni di gioco sono ancora più veloci“. Tanto entusiasmo, ma anche la consapevolezza che non sarà una passeggiata: “Ho tanta voglia di tornare ma so che non sarà semplice perché l’infortuno è stato complicato da risolvere – ha aggiunto il tennista -. La difficoltà si spiega con il fatto che si sia dovuto operare alla mano dominante, e dall’altro con la sua tempistica“.

L’INTERVENTO

L’intervento alla mano, eseguito a Barcellona, “è avvenuto alla vigilia della stagione che preferisco, la terra europea e poi l’erba, dove l’anno scorso avevo fatto molto bene. Quindi c’erano tanti punti da difendere e tante emozioni da gestire. Ho dovuto saltare anche Roma e per me è stato un colpo grosso dal punto di vista psicologico – ha evidenziato Berrettini -. Ma per fortuna ho un grande team, una bellissima famiglia e tanti amici e ho gestito questo tempo off che ho usato per fare cose diverse da quelle che avrei fatto se fossi stato nel circuito“.

I dottori mi hanno detto che con questa operazione hanno reso la parte della mano più forte – ha proseguito il numero uno del tennis italiano -. Ma per 4-5 settimane non l’ho mossa. Ho perso un po’ di forza, a un certo punto il braccio destro era più piccolo del sinistro. Si sente che la sensibilità non è ancora al 100% ma sto bene. Mi sento recuperato”. “La cosa più difficile è sicuramente ritrovare il ritmo torneo ma mi sento pronto. È importante giocare quante più partite possibile a Stoccarda e poi al Queen’s” ha concluso un fiducioso Berrettini.

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