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Tennis, Australian Open: Roger Federer perfetto, Mischa Zverev si arrende in 3 set

Roger Federer - Foto Ray Giubilo

A cura di Savio Magrone

Roger Federer batte Mischa Zverev 6-1, 7-5, 6-2 in un’ora e 32 minuti, raggiungendo Stan Wawrinka nella prima semifinale dell’Australian Open 2017. Zverev non è riuscito a replicare la partita perfetta giocata contro Murray, ma ha affrontato un avversario che gli ha creato molti più problemi in risposta. Federer ha saputo rispondere con continuità al servizio del tedesco, spesso costretto a giocare una prima voleè tra i piedi e tante volte passato da splendidi colpi dello svizzero.

L’ex numero 1 del mondo raggiunge un’altra semifinale in Australia. Cercherà la sua sesta finale a Melbourne, dove ha vinto nel 2004, 2006, 2007 e 2010.

ORARIO E TV FEDERER-WAWRINKA

LA CRONACA – Una prestazione sontuosa dell’ex numero uno del mondo, il quale ha confermato il suo straordinario stato di forma mostrato nei due precedenti incontri contro Berdych e Nishikori. Zverev, invece, dal suo canto, dopo l’impresa ottenuta contro l’attuale numero uno del mondo, il britannico Andy Murray, non è stato in grado di arginare l’impeto dell’elvetico, risultando contratto e stanco dopo le maratone compiute nella prima settimana.

Roger e Mischa si erano affrontati in due precedenti occasioni: la prima volta, a Roma, l’elvetico si è imposto con qualche patema, rischiando di perdere anche il primo set, mentre nel 2013, ad Halle, è andata in scena una vera e propria lezione tennistica firmata Federer, il quale si è imposto con un doppio bagel in soli 40 minuti di gioco.

Nell’incontro odierno, la partenza dell’elvetico è fulminante: a suon di vincenti, e soprattutto di passanti, Federer ottiene il break nel secondo game e ripete con successo il lavoro nel quarto gioco, quando un fenomenale rovescio gli consente di ergersi sul doppio break e di portarsi avanti 5-0 dopo solo un quarto d’ora. Zverev sembra frastornato, la sua tattica primaria (serve and volley) non funziona e non è in grado di attuare un piano B per contrastare l’egemonia dello svizzero. Il primo set è una pura formalità e si chiude con il punteggio di 6-1 dopo 19 minuti di gioco.

Nel secondo parziale, Zverev parte con il piede giusto ed ottiene un clamoroso break a zero nel quarto gioco, culminando così un sonoro parziale di otto punti a uno in suo favore. Tuttavia, la reazione dello svizzero non si fa attendere, infatti ottiene immediatamente il controbreak in suo favore e riconduce la frazione in perfetta parità. Il momento decisivo si registra nell’undicesimo game: l’ex numero 1 del mondo alza il suo livello di gioco e con due passanti di rovescio da fotografia si issa a palla break, prontamente convertita. Il gioco successivo, nel quale è chiamato a servire per il set, è una pura formalità e Roger archivia anche la seconda frazione, con qualche patema, con il punteggio seguente: 7-5.

In avvio di terza frazione, il tedesco cerca di rimanere ancorato facendo leva sul servizio ma lo stacco definitivo è questione di minuti. Infatti, lo svizzero ottiene il break nel quinto game alla seconda opportunità utile e si ripeterà nel settimo, quando un game infinito (il più lungo dell’incontro, con 9 parità) gli permette di conquistare il doppio break e, conseguentemente, anche la partita.

E’ opportuno menzionare i 65 vincenti ottenuti dallo svizzero in soli tre set, a fronte di 13 unforced errors. Molto elevata anche la resa con la seconda palla di servizio (68%) mentre Zverev, dal suo canto, ha ottenuto pochissimo con le sue discese a rete (40%), non riuscendo a replicare la straordinaria prestazione di domenica.

Con la vittoria conseguita nei quarti di finali, Roger Federer ritorna virtualmente nella top20, collocandosi precisamente alla 17°esima posizione, superando di una manciata di punti il francese Richard Gasquet. In semifinale, dunque, affronterà per la 22°esima volta (18-3 il bilancio per Federer) il suo connazionale ed amico Stan Wawrinka. Ecco, quindi, chi separa Federer dalla sua 28°esima finale in un torneo dello Slam, nel quale cercherebbe il 18°esimo sigillo in un torneo Major. Numeri straordinari per un campione che, all’età di 35 anni, continua a imporre il proprio sigillo in questo magnifico sport.

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