Tennis

Jannik Sinner: “A Bergamo sapevo di potermela giocare alla pari con chiunque”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - foto Antonio Milesi

Jannik Sinner è il nuovo nome del tennis italiano. Classe 2001, atteggiamento impeccabile e una facilità di gioco che ricorda tanto il corregionale Andreas Seppi. Il titolo al Challenger di Bergamo lo ha fatto conoscere al grande pubblico. “E’ fantastico – afferma l’altoatesino ai microfoni dell’Atp – non riesco a descrivere l’emozione. Sono arrivato qui a Bergamo rilassato, senza pensare di poter vincere il torneo. Però sapevo di avere il livello per giocarmela alla pari con chiunque. Partita dopo partita ho giocato sempre meglio”.

Lo scorso anno avevo un blocco mentale contro i top-500 – afferma – non riuscivo a batterne uno. Ci sono riuscito a Bergamo, dopo il primo turno mi sono sentito alla grande. Mi sono allenato solo un’ora prima dell’esordio, per questo ho chiesto di giocare martedì.”

Jannik è il più giovane italiano di sempre a vincere un Challenger: “Onestamente non lo sapevo. L’ho saputo durante il riscaldamento tramite lo speaker, ma sono stato calmo e non ci ho pensato. Ero consapevole di poter arrivare alle fasi finali, non vincere il titolo. Quando ho vinto il terzo turno contro Salvatore Caruso, giocatore molto solido, ho iniziato a pensarci. Il fatto che molti giovani tennisti abbiano vinto il loro primo titolo ad un età come la mia mi ha dato confidenza”. 

In conclusione, Sinner spiega l’importanza della preparazione prima dell’inizio della stagione: “E’ fondamentale, abbiamo lavorato sul tennis ma anche sulla parte fisica in palestra. C’erano giorni in cui mi dedicavo solo al fisico. Dopo la preparazione sono andato a giocare in Tunisia con la mentalità sbagliata, avevo molta confusione in testa. Adesso ho ritrovato me stesso e spero di continuare così”.

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