Rio 2016

Doping: nazionale russa di pallavolo a rischio Rio, Alexander Markin positivo

Alexander Markin - Foto Anusiek10

Non è passata una settimana dall’annuncio shock di Maria Sharapova, e da quella sera sono già 60 i casi accertati di positività al Meldonium, in grande parte provenienti da atleti russi. Ora nei guai anche Alexander Markin, pallavolista, che rischia di mettere a repentaglio anche la qualificazione già ottenuta dalla sua squadra nazionale all’Olimpiade di Rio.

Markin e la nazionale russa avevano conquistato a gennaio la qualificazione a Rio2016 nel torneo preolimpico, battendo la Francia in finale, ma secondo il nuovo regolamento FIVB, la positività al Meldonium estende le sue conseguenze dall’atleta al team: l’atleta rischia fino a 4 anni di sospensione, mentre il team (in questo caso la nazionale russa) è punita con la sconfitta a tavolino e/o con l’esclusione dalla competizione in corso. Forti pressioni sono già in atto da parte della Francia, che chiede alla FIVB il pugno duro (per ovviamente ottenere la qualificazione a tavolino).

Da parte sua, Alexander Markin si difende dicendo di aver assunto il Meldonium l’ultima volta il 12 ed il 13 dicembre, prima che questo venisse bannato. Ma poiché il controllo a cui è risultato positivo è datato 9 gennaio, gli esperti della WADA contraddicono la sua versione, poiché il principio attivo verrebbe smaltito dal corpo umano nel giro di 24 ore.

La Russia dell sport si trova ora in forti difficoltà, anche in vista di Rio, dove nemmeno la squadra di atletica, bannata dalla IAAF, potrà esserci. I russi si difendono criticando le lacunose informazioni della WADA, poco chiara sulla deadline entro la quale il Meldonium sarebbe diventato vietato. La WADA risponde ricordando un esaustivo briefing tenutosi addirittura a novembre.

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