Olimpiadi Tokyo 2020

Coni, Malagò: “Autonomia subito o sanzioni Cio a fine gennaio”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Osservatorio Promozione Sportiva

“Quello che sta succedendo è una follia, una forma di puro autolesionismo: mi auguro che tutti si sistemi, perchè se non accade nel prossimo Esecutivo del Cio il destino dell’Italia è ineludibile, le carte sono chiare e non possiamo disconoscerle”. Questo l’allarme rilanciato dal presidente del Coni Giovanni Malagò in merito alla questione della mancata autonomia del Comitato olimpico nazionale italiano. “Se l’Italia rischia la sospensione dal Cio? Sì – ha spiegato il numero uno dello sport italiano, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai 3 – C’è un Esecutivo il 27 gennaio. Io sono molto preoccupato, tutti sanno benissimo qual è la situazione, siamo in riserva totale. Noi siamo assolutamente illegittimi nell’ordinamento sportivo internazionale: nelle ultime ore la società Sport e Salute è stata riconosciuta in house dalla presidenza del Consiglio, praticamente la prova definitiva che non possiamo avere un rapporto”. “Il ministro Spadafora e il Governo si sono impegnati tantissimo per trovare una soluzione, ma il testo unico non è passato, ci sono stati litigi nella maggioranza, mancava la quadra politica – ha proseguito Malagò – Ultimamente lo stesso presidente del Cio Bach ha scritto e parlato con il presidente Conte. Il Governo italiano riconosce che siamo completamente fuori dall’ordinamento internazionale, ma non trova la quadra politica. Dire che gli atleti sono preoccupati è dire poco. Con l’assegnazione dei Giochi di Milano-Cortina il Cio ci ha dato una fiducia enorme, penando che avremmo rispettato gli impegni e la parola, cosa che non abbiamo fatto”. Il presidente del Coni ha inoltre precisato che le eventuali sanzioni per l’Italia non sarebbero irreversibili, ma a marzo ci sono le elezioni del Cio e non credo possano rioccuparsi del caso Italia a breve”, con i Giochi Olimpici di Tokyo distanti ormai solo pochi mesi.

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