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Pattinaggio, Europei Minsk 2019: l’Italia chiude con due grandi medaglie di bronzo

Matteo Rizzo
Matteo Rizzo - Foto Fisg

Capolavoro azzurro a Minsk. L’ultima giornata del Campionato Europeo di pattinaggio di figura 2019 regala un’emozione dopo l’altra e fa di questa rassegna continentale un’edizione storica.

Gli azzurri tornano a casa ben due medaglie di bronzo, di cui una, quella di Matteo Rizzo, davvero insperata. Il campione delle Fiamme Azzurre, infatti, partiva da una decima posizione che tutto lasciava presagire, tranne un finale così. Invece, l’atleta di casa Icelab, allenato da Franca Bianconi e Valter Rizzo, ha sfoderato tutta la grinta di cui è capace e ha messo la firma su un autentico capolavoro.

Bravissimo anche Daniel Grassl, che rimonta dalla nona posizione alla sesta, simbolo di un movimento maschile in netta rinascita, dopo anni di vuoto.

E che dire, poi, del libero di Charlene Guignard e Marco Fabbri? Insieme sono poesia, e oggi ne hanno scritta una che ha tutto il sapore del riscatto, di chi ha atteso a lungo che arrivasse il suo momento e ora vuole raccogliere tutto ciò che, con dedizione, ha seminato. Anche loro sono bronzo, ed è la prima medaglia continentale in carriera, quasi al termine di una stagione da incorniciare, visti i risultati ottenuti nel circuito di Grand Prix.

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Ma iniziamo da Matteo. La tensione c’era, dato che il pattinatore ha avuto il coraggio di cambiare il suo libero in corsa, e oggi per la prima volta lo ha portato in gara pur avendolo cominciato a provare solo poche settimane fa. E’ il medley dei Queen ad accompagnarlo in maniera trionfale, elemento dopo elemento, verso l’impresa. Per la prima volta in carriera in una gara internazionale, Matteo atterra anche un quadruplo toeloop, e attacca subito due belle combinazioni 3A + 2T e  3Lz + 3T. Bene anche il Loop, poi qualche secondo di respiro con le trottole (di livello 4) e la choreo sequence, prima di ricominciare a saltare. C’è un problema all’arrivo del triplo axel, ma lui non perde la concentrazione. Continua ad attaccare combinazioni e tripli e fa arrivare il tecnico a 84.81 prima di chiudere con trottole e step sequence e far segnare uno stellare 80.86 nei components. Il suo libero è il terzo della giornata e vale 165.67, per un overall di 247.08, nuovo primato personale.

Provo un sacco di emozioni – ha commentato a caldo – passare dal 10° al 3° posto è stato qualcosa di incredibile e sono davvero orgoglioso del lavoro fatto insieme al mio team. Mi sento felice, dopo la mia performance ho dovuto attendere parecchio perché avevo tanti pattinatori che dovevano gareggiare prima della fine. Ho guardato e aspettato fino a questo risultato che non mi aspettavo. ma che è fantastico e mi dà grande gioia“.

L’Italia del pattinaggio maschile può sognare anche con il suo campione nazionale  Daniel Grassl che, al debutto in una rassegna continentale, non solo centra la top ten, ma sfiora la top five e rimonta ben tre posizioni, passando dalla nona dello short alla sesta. Il suo è il quinto libero della giornata, e peccato davvero per la caduta iniziale nel quadruplo Lutz. L’atleta della Young Goose Academy, allenato da Lorenzo Magri, si rialza con la consapevolezza di chi non ha nulla da perdere e tanto da imparare e salta ancora, atterrando un quadruplo rittberger da 12.60. Il triplo axel è sotto ruotato, va bene invece il Loop. Di livello 4 e 3 le trottole e la sequenza di passi, perfetta la combinazione 3Lz + 3T, sottoruotato invece il 3S che chiude la combinazione con il Flip. L’ultima combinazione, ancora 3Lz+3T, non da, invece, problemi, e lo lancia tranquillamente verso l’ultima parte del programma con elementi tutti di livello 4. Il free program del sedicenne altoatesino vale 155.01 (81.23/ 74.78) e la sesta posizione finale con 236.70.

La gara maschile alla fine, ancora una volta ha scelto come suo re Javier Fernandez, che meglio non poteva chiudere la carriera. Merito senz’altro del suo programma libero eccellente (sporca solo leggermente una combinazione), ma anche del fatto di aver trovato un Mikhail Kolyada in giornata no. Il russo, infatti, sbaglia tutto e da primo si ritrova in quinta posizione con 240.87, mentre lo spagnolo risale dalla terza e vola a 271.59.

Ma le emozioni continuano con la free dance. Le Fiamme Azzurre Charlene e Marco, infatti, non tradiscono le attese e nello splendido libero pattinato sulle note di “La La Land” guadagnano 120.79 punti (65.61 / 55.18) che li proiettano a quota 199.84. E’ il loro nuovo season best e li conferma sul terzo gradino del podio. La coppia che Barbara Fusar Poli allena in Icelab è superata solo dai francesi Papadakis-Cizeron, che viaggiano proprio su un altro pianeta e toccano quota 217.98, e dai russi Stepanova-Bukin, secondi con 206.41.

Il loro programma si apre con la trottola combinata, morbida ed elegante, di livello 4 come la circular step sequence che li porta verso i twizzles, velocissimi e all’unisono, e i sollevamenti. Charlene e Marco non sono solo due pattinatori, sono due attori perfettamente calati nei loro ruoli, ed infatti l’interpretazione fa segnare un 9.32, come anche la performance. Senza considerare che non avevano mai raggiunto i 55 punti nella parte dei components.

Bene anche la seconda coppia azzurra in gara: Jasmine Tessari e Francesco Fioretti (IceLab), in quindicesima posizione dopo la rhythm dance, realizzano un libero da 99.82 (56.17 / 43.65) e salgono al 14° posto con un overall di 162.94, migliorando di quattro posizioni il risultato della scorsa stagione.

Alla Minsk Arena cala così il sipario. Domani ci sarà il tradizionale galà conclusivo, che chiuderà 4 giorni di grande spettacolo, davanti ad un pubblico numerosissimo, caloroso e attento. E’ stata la prima edizione senza Carolina Kostner e Cappellini-Lanotte, ma il pattinaggio di figura azzurro è più vivo che mai.

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