Formula 1

Ferrari, Binotto: “Con Vettel e Leclerc mi sento il team principal più fortunato”

Siamo fortunati ad avere i piloti che abbiamo. Leclerc è giovane ed è cresciuto con noi, è un investimento e sono sicuro che scriverà delle belle pagine della nostra storia. Sette volte è partito dalla pole, quattro consecutive, giri veloci e le due vittorie: son tutti risultati ottimi. Lo stimolo di Leclerc ha spinto Vettel a dare di più e io mi ritengo il team principal più fortunato ad avere due piloti così“. Mattia Binotto elogia così la sua line-up nonostante i numerosi problemi di gestione riscontrati durante il corso del Mondiale 2019 di Formula 1. In un’intervista esclusiva a Sky Sport, a margine delle libere del Gran Premio di Abu Dhabi, il team principal della Ferrari ha tracciato il bilancio della stagione giunta agli sgoccioli: “Anno intenso e non scontato, tante cose nuove da fare. La squadra era da riorganizzare – ha spiegato Binotto – C’è stato anche un inizio di stagione difficile, dopo la pausa è andata un po’ meglio. Poi la gestione dei piloti, dei tecnici, insomma è stato un anno complicato. Sono contento di quello che abbiamo fatto anche se il non vincere per la Ferrari non può essere l’obiettivo“.

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Ma Binotto si mostra ottimista in vista della prossima stagione: “La squadra sta crescendo per spirito e per buona volontà, questa è una buona base. Serve una macchina migliore per vincere, su questo ci dovremo concentrare. Non siamo i più veloci e non siamo nemmeno i più affidabili. Sappiamo quali sono le nostre debolezze, ci stiamo mettendo l’impegno ma con degli avversari così forti è difficile. Ricordo ogni ciclo vincente e ci vuole del tempo per mettere insieme la squadra e la macchina ma il mio ottimismo è dato dal fatto che vedo una squadra che cresce, una squadra giovane e come tale abbiamo imparato molto quest’anno“. E sulla possibilità di catalogare il 2019 come un’annata “flop”: “Inutile contestare, se questo è il giudizio della gente è giusto. La Ferrari deve vincere, siamo arrivati secondi, abbiamo fatto parecchie pole e ci sono mancate delle vittorie. Ma non è una stagione da buttare, tutt’altro. I tifosi sono delusi, noi per primi“.

Poi sulla differenza di rendimento tra qualifica e passo gara: “Siamo troppo lenti nelle curve, ci manca in generale carico aerodinamico. Nel giro singolo in qualifica è meno penalizzante ma sul passo gara se uno non ha carico degrada maggiormente le gomme. Abbiamo una macchina più veloce che fa la differenza in qualifica ma manchiamo sul passo gara“. Infine sul gap con la Mercedes e sul 2020: “Loro hanno la fortuna di arrivare da stagioni vincenti con una macchina solida ed è chiaro che quando uno insegue qualche rischio se lo prende. Vincere o arrivare da campionati vincenti aiuta a consolidare la struttura, la squadra e l’affidabilità. Ma noi sappiamo dove arrivare. La macchina del 2020 è da tanto che la stiamo sviluppando, è stabilita e il motore sta facendo prove di affidabilità. Abbiamo trovato del carico perdendo anche velocità in rettilineo“.

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