Bebe Vio: “Sogno di diventare presidente del Coni”

Bebe Vio ai Mondiali di Roma 2017 Bebe Vio - Foto Bizzi

“Il mio sogno nello sport? Diventare presidente del Coni. Ci sto lavorando, magari un giorno ci arriverò”. Sono queste le parole di Bebe Vio, campionessa paralimpica di fioretto individuale, premiata alla Camera con l’ “Innovation leader awards” dall’Associazione nazionale giovani innovatori (Angi). “Sto scoprendo che le passioni possono diventare un lavoro – ha continuato l’azzurra –  Ora sto studiando comunicazione. Donna ai vertici del Coni è possibile, non andrebbe neppure chiesto. C’è spazio per le donne e, da donna, dico che bisogna ovviamente lottare. Secondo me la mia fortuna è che non mi chiedo neanche se si possa fare, penso solo a farlo“. A proposito del premio ricevuto, Bebe Vio ha sottolineato di essere fiera: “Sono una di quelle persone che crede tantissimo nel potere dei giovani. Troppe volte si sente dire che i giovani non hanno ambizioni e sogni, in realtà ci sono tantissimi giovani che vogliono darsi da fare, l’ho scoperto nel mondo dello sport e anche in quello dell’università”. 

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Classe 1992, studente di Giurisprudenza e diplomato al Conservatorio con il sogno del giornalismo. Amo lo sport a 360°, anche perché il mio paesino da 17.000 abitanti ha cresciuto un calciatore di Serie A e della nazionale come Legrottaglie, una medaglia olimpica di volley come Mastrangelo, e l'ormai certezza della marcia Palmisano. E poi ci sono io, mancato numero 1 Atp, cui rimedio sproloquiando come redattore anche su Tennis World Italia