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ANNA VAN DER BREGGEN (RABOBANK LIV) – Dal ciclocross alle gare contro il tempo, passando per le prove in linea. Anna Van der Breggen è una delle cicliste più complete in circolazione. Sarà lei a rivestire lo scomodo ruolo di favorita in questo Giro d’Italia donne 2016. Campionessa uscente, ha dimostrato di saper resistere alle pressioni di chi è chiamato a difendere un titolo conquistato l’anno prima: qualche settimana fa, infatti, ha centrato uno storico bis alla Freccia Vallone, dopo aver vinto l’edizione 2015. Oltre alla forza fisica e al talento, dalla sua ha anche una squadra fortissima, la Rabobank Liv, che può contare sul contributo di una gregaria d’eccezione come Thalita De Jong.
LIZZIE ARMITSTEAD (BOELS-DOLMANS) – La campionessa del mondo cerca l’impresa mai realizzata prima. Vuole vincere il suo primo Giro d’Italia, aggiungendo la maglia rosa alla sua ricchissima bacheca di trofei. Sulle strade della Corsa Rosa, fino a questo momento, la britannica ha centrato soltanto la vittoria della classifica destinata alle giovani, nel 2009. Anche lei va fortissimo a cronometro, ma sarà da verificare la sua tenuta nelle salite molto impegnative, Mortirolo in testa. Certo è che la sua forma attuale è invidiabile: in questo 2016 ha già ottenuto importantissimi successi come l’Omloop Het Nieuwsblad, le Strade Bianche, il Trofeo Alfredo Binda e il Giro delle Fiandre.
ELISA LONGO BORGHINI (WIGGLE) – Figlia e sorella d’arte, ci si attende da lei il salto di qualità definitivo. Dopo la vittoria dello scorso anno nel Giro delle Fiandre, la campionessa italiana si è aggiudicata il tricolore per un soffio nella prova a cronometro di Darfo Boario Terme. Nella prova in linea, invece, è stata beffata da Elena Cecchini, mostrando qualche difficoltà nell’ultima parte di gara, dopo essere andata sempre all’attacco. Per lei, le strade della Corsa Rosa, potrebbero far segnare un’importante rivincita. Con vista su Rio.
ELENA CECCHINI (CANYON-SRAM): Quando c’è da vincere un campionato italiano, ormai, c’è sempre lei. Elena Cecchini è tricolore da tre anni di seguito. Le manca ancora un’affermazione a livello internazionale ed è adatta soprattutto alle corse di un giorno. Le strade del Giro d’Italia donne la attendono per uno (o più) successi di tappa.