Gli organizzatori della Tirreno-Adriatico sono stati troppo precipitosi nell’annullare la quinta frazione di oggi con partenza da Foligno e arrivo a Monte San Vicino? L’interrogativo deve aver rovinato il sonno a Vincenzo Nibali, che ieri, subito dopo essere venuto a conoscenza della notizia, aveva twittato con due faccine arrabbiate, dicendosi amareggiato per la decisione. Mauro Vegni era stato chiaro: “Non ci sono le condizioni per correre in sicurezza”. Le previsioni parlavano di neve anche sotto gli 800 metri e l’arrivo di Monte San Vicino era previsto ai 1200 di quota. La direzione di gara ha, quindi, optato per la cancellazione della frazione regina della 51esima Corsa dei due Mari, senza neanche prendere in considerazione un piano alternativo.
Questa mattina Paolo Slongo, il preparatore di fiducia di Vincenzo Nibali, è andato in ricognizione sul percorso che avrebbero dovuto affrontare i corridori, documentando una situazione tutt’altro che proibitiva. Il campione siciliano ha postato sul suo profilo Twitter due video, girati poco dopo le 12.30. Uno di questi mostra la situazione dell’arrivo in cima alla salita di Monte San Vicino: il cielo è grigio, ma non c’è alcuna traccia di neve sull’asfalto. Giusto qualche chiazza bianca ai lati della strada. “A detta di tutti si poteva correre oggi”, ha commentato Paolo Slongo, che ha promesso di tornare sul traguardo alle ore 16, l’orario in cui era previsto l’arrivo.
[the_ad id=”10728″]“Il buon senso prevale sempre, dispiace per le persone che amano questo sport!”, morde lo Squalo, a cui proprio non è andata giù la cancellazione di una tappa che avrebbe deciso le sorti della classifica generale. Il corridore dell’Astana, almeno per quest’anno, deve così rinunciare al tris sulla Tirreno-Adriatico (ha già vinto nel 2012 e nel 2013, ndr) e sarà probabilmente costretto a rivedere i propri piani nel percorso di avvicinamento al prossimo Giro d’Italia. Anche il general manager del Team Astana Alexander Vinokurov ha rincarato la dose, invitando l’organizzazione a cambiare il tracciato della tappa di lunedì, in teoria per le ruote veloci, proponendo un arrivo in salita. La proposta è destinata a non essere raccolta. Con buona pace di Vincenzo Nibali e degli altri uomini di classifica che sono venuti alla Tirreno-Adriatico per correre una tappa diventata in poche ore una tappa fantasma.