Serie A

Verona, Di Francesco: “Sto cercando di dare un’identità. Silvestri? Non dovete chiedere a me”

Eusebio Di Francesco
Eusebio Di Francesco - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico del Verona, Eusebio Di Francesco, dopo la vittoria in amichevole contro la Top 22 Calcio Veronese, ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi in conferenza stampa: “Principalmente ho provato anch’io a conoscere i miei giocatori, in una partita più vera rispetto a quello che possono essere gli allenamenti. Ho avuto tante indicazioni: tante cose da migliorare, ma anche cose positive. Dovevamo essere più determinati, abbiamo concretizzato poco sotto porta, ma per il resto ottime indicazioni. Adesso stiamo provando i tre davanti, come potremo provare l’uno due. Sto cercando di dare un’identità, ma già il fatto di dare continuità al sistema di gioco ti permette di essere sempre aggressivo davanti Per quanto riguarda il mercato e Silvestri non dovete chiedere a me, è più una domanda per il direttore. Si è allenato sempre con grande applicazione, quindi vedremo cosa succederà. A Kevin chiedo di essere determinato sotto porta, è un attaccante che ha bisogno del gol”.

Di Francesco è consapevole di essere soltanto all’inizio della stagione e le indicazione attuale sono abbastanza relative: “Abbiamo lavorato un bel po’ in queste settimane, è anche cambiato il metodo di lavoro per tanti ragazzi. Queste partite hanno un valore relativo, ma ho avuto indicazioni importanti. Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi in questi giorni, c’è grande disponibilità e tanta voglia di riconquistare la palla, che è una cosa che a me piace molto. Lavorerò sulle cose che mi piacciono mantenendo le caratteristiche che ha questa squadra. Da loro voglio serietà durante gli allenamenti e le partite, prima e dopo possiamo permetterci di sdrammatizzare. Voglio conoscerli meglio, e per farlo ti devi anche un po’ aprire. Pubblico? So cosa rappresenta il dodicesimo uomo, la maglia va sempre onorata e questa città in questo senso dà tanto, l’ha dimostrato con il calore che ci ha mostrato. E mi auguro di sentirlo anche in campionato”.

“Tommasi? Mi ha fatto sorridere averlo affrontato da allenatore, con lui in campo da giocatore. È un piacere rivederlo, con lui ho un rapporto straordinario: è come se fosse un fratello, per quello che abbiamo vissuto e per quello che mi ha trasmesso. Presto per dire che gruppo stia nascendo, posso solo dire che c’è grande disponibilità. Traspariva anche giocandoci contro la grande unità che avevano: nella difficoltà si aiutano sempre, a me questo piace molto. La grande qualità che hanno è quella di mettersi a disposizione l’uno dell’altro: questo è un grande punto di partenza per me. Per me è importante fare questa parte di preparazione, si costruiscono le basi della squadra. Ci sono fondamenta importanti, sulle quali devo costruire il mio pensiero. È un campionato come tanti altri, bisogna partir forti, cercando di sfruttare le carenze di squadre che devono ancora conoscersi meglio”, ha concluso l’allenatore gialloblù.

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