Serie A

Rivoluzione Palladino: ora il Monza punta in alto

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino, Monza - Foto LiveMedia/Danilo Vigo

Sembrava impossibile che una rosa competitiva come quella costruita in estate da Adriano Galliani per il suo Monza potesse essere ultima con un solo punto guadagnato in sei giornate. È bastato poi il cambio tecnico da Giovanni Stroppa al debuttante Raffaele Palladino per svoltare la stagione in due partite. Prima la vittoria storica, prima di sempre in Serie A in casa contro la Juventus, poi il convincente 0-3 ottenuto in casa della Sampdoria in una gara dominata dal primo all’ultimo minuto.

Non è servito rivoluzionare la formazione a Raffaele Palladino, allenatore d’ispirazione Gasperiniana, come si evince già da queste prime due uscite. Pressing alto, difesa a 3 sono le prime similitudini che balzano agli occhi tra i due. L’ex allenatore della Primavera brianzola ha lasciato tre centrali dietro cambiando sugli esterni con l’intuizione Ciurria come esterno di destra, lui che in carriera aveva sempre fatto il trequartista o al massimo il centrocampista d’incursione, venendo ripagato con 2 assist consecutivi.

Ha impostato un centrocampo a due di gran qualità formato da Rovella e Sensi, spostando Pessina, subito in gol a Genova, più avanti a fianco di Caprari, impiegato in una posizione molto simile a quella dell’anno scorso a Verona, quando il fantasista ha raggiunto per la prima volta la doppia cifra in massima serie. Ora, dopo esser passati dall’ultimo al tredicesimo posto – in coabitazione con altre tre squadre – Palladino cerca il tris in casa contro lo Spezia, avversario distante solo un punto, per iniziare ad avvicinarsi a quella top-10 invocata da Berlusconi e Galliani durante il precampionato.

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