Serie A

Milan-Inter, Giroud: “Se vinciamo abbiamo l’opportunità di lottare fino alla fine”

Giroud - Foto Антон Зайцев -CC-BY-SA-3.0
Giroud - Foto Антон Зайцев - CC-BY-SA-3.0

“Crediamo allo scudetto. Tra pochi giorni abbiamo il Derby con l’Inter, se vinciamo penso che avremo l’opportunità di lottare fino alla fine”. Ecco le parole di Olivier Giroud, attaccante del Milan, che è stato intervistato con un Q&A di StarCasinò Sport, il sito d’intrattenimento sportivo Official Partner di Ac Milan. “Le prime sensazioni sono state di orgoglio per aver firmato con il grande Milan, perché sono un tifoso rossonero e poi perché i francesi che hanno giocato qua erano tutti forti, vincendo tanto come Papin, uno dei miei giocatori preferiti. Ibra è un calciatore che mi piace moltissimo, lui e Shevchenko sono due attaccanti che ho sempre ammirato. Quando avevo 20 anni lui era già al top e i miei amici mi regalarono la sua maglia. Penso di averla ancora, ma questo è un segreto che non ho ancora svelato ad Ibra. Derby in Inghilterra? Ho segnato al primo derby contro il Tottenham e abbiamo vinto 1-0. I derby sono partite speciali che sento molto. I tifosi finora hanno visto le mie qualità, ma so che posso fare ancora di più, la cosa importante è stare bene fisicamente. Voglio segnare di più e aiutare la squadra”.

E ancora, differenze e somiglianza tra Arsène Wenger e Pioli: “Sono diversi caratterialmente. Wenger era un allenatore molto calmo e non si arrabbiava mai; Pioli ci mette tanta passione e temperamento per motivarci, darci la giusta determinazione e spingerci a giocare il nostro calcio migliore. Sono due personalità molto diverse ma mi piacciono molto entrambi. Noi attaccanti siamo valutati sui gol, ma poi è importante aiutare la squadra, io non sono egoista e mi piace giocare per la squadra. Oggi è fondamentale per una squadra avere un attaccante che fa pressing, detta il passaggio e apre gli spazi, anche se poi alla fine la gente vede solo i numeri. Quando ero piccolo, verso i 10 anni, parlavo con i miei amici e gli dicevo che un giorno avrei vinto il Mondiale. Il giorno prima della finale uno di questi amici mi ha ricordato quella frase e che avrei dovuto mantenere la promessa. È un sogno che sono riuscito a realizzare”.

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