Serie A

Juventus, Allegri: “Non mi preoccupa il girone di Champions. Domani importante vincere”

Massimiliano Allegri - Juventus - Foto Bruno Silverii

Alla vigilia di Genoa-Juventus, tanta carne sul fuoco per Massimiliano Allegri, tra il girone di Champions sorteggiato ieri e l’infortunio di Claudio Marchisio. “Non mi precoccupa il girone di Champions, dobbiamo fare dei punti per passare il turno. Iniziare subito dal Camp Nou può essere un vantaggio, se facciamo punti ci avviciniamo alla qualificazione. Mi dispiace molto invece per Claudio, perchè stava recuperando a pieno ritmo dopo un lungo infortunio e adesso invece dovrà stare fermo per un mese.”

La trasferta di Marassi rievoca i brutti ricordi dello scorso anno: “Domani bisogna vincere per affrontare la sosta al meglio, dopo cui ci tufferemo nel vivo della stagione. Il Genoa è una squadra molto difficile in trasferta e dovremo essere concentrati per non farsi trovare impreparati come l’anno scorso.” I nuovi arrivi continuano a lavorare per integrarsi nel gruppo: “Douglas Costa sta lavorando per smaltire i carichi di lavoro, così come Matuidi e Bernardeschi. Sta lavorando molto bene anche Betancur, che potrebbe essere la sorpresa di questa stagione. Anche De Sciglio sta lavorando bene e sta ritrovando un po’ di sicurezza.”

Non convocato Asamoah, che a detta dello stesso Allegri sembra prossimo a lasciare Torino: “Il giocatore sta facendo delle valutazioni con la società, poi vedremo in questi ultimi giorni di mercato. Comunque l’infortunio di Marchisio non ci porterà ad acquistare un altro centrocampista, abbiamo tante alternative.”

Per quanto riguarda la probabile formazione anti-Genoa, Allegri ha ancora qualche dubbio da sciogliere: “Devo ancora decidere se Douglas Costa partirà dall’inizio, certamente giocheremo con la difesa a quattro. Ho ancora il dubbio se giocare con due giocatori in mediana o con un centrocampo a tre. Ci sono ottime possibilità di vedere Rugani in campo, per lui questa sarà una stagione importante. Chiellini terzino? C’è De Sciglio e non solo: Giorgio lasciamolo al centro

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