Serie A

Juventus, Allegri: “Marchisio ha un affaticamento e non ci sarà”

Massimiliano Allegri - Juventus - Foto Bruno Silverii

La conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida allo Juventus Stadium contro la Lazio di domenica 22 gennaio all’ora di pranzo si apre con la spiegazione sull’assenza di Marchisio dalla lista dei convocati per la partita. Il centrocampista juventino ha un affaticamento ed è quindi costretto a saltare il match ma sarà a disposizione, secondo quanto detto dall’allenatore toscano, mercoledì nella sfida contro il Milan valevole per i quarti della Coppa Italia.

Massimiliano Allegri che prima della conferenza stampa vuole mandare un personale ringraziamento ai soccorritori in Abruzzo e poi continua dicendo:“Domani giochiamo a 4, Dani Alves non è in condizioni ottimali ma potrebbe entrare all’occorrenza. Giocano Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner a Asamoah. A centrocampo ho dei dubbi invece”. Torna quindi tra i convocati Dani Alves dopo essere stato fuori causa infortunio nelle ultime settimane e si accomoderà in panchina da dove partirà anche Pjaca con Allegri che aggiunge: “Titolare domani no sicuro, sarà della partita però. Ha bisogno di tempo per inserirsi e sarà importante nel futuro”.

Tornando ai dubbi a centrocampo l’allenatore della Juve parla di Lemina “è tornato dalla Coppa d’Africa, i dottori lo valuteranno e vedremo quando rientrerà” ed Hernanes che, vista l’assenza di Marchisio, vede le sue quotazioni salire per un posto da titolare “Potrebbe giocare davanti alla difesa domani”.

Le domande virano poi su quella che è la situazione della Juve nell’ultimo periodo e Allegri sottolinea come manchi attenzione difensiva “Abbiamo preso gol abbastanza banali quest’anno. Bisogna giocare meglio e giocando meglio si cresce tutti insieme”  e l’approccio alle gare non sia sempre dei migliori “Fuori casa soffriamo di più. Tutte le annate sono diverse e quest’anno è cosi. Sono 4 sconfitte una diversa dall’altra. L’unica sbagliata totale è stata a Genova. Dobbiamo migliorare sulla qualità del gioco.”

L’allenatore della squadra bianconera ci tiene a sottolineare come il campionato sia sempre stato aperto e sempre stato difficile “Ho sempre detto che il campionato non è chiuso. Chi pensava che lo fosse chiuso si sbagliava. Vincere non è facile e quando lo si fa è una cosa straordinaria. Le partite si vincono soffrendo. Al momento le cose non ci vanno male, siamo dentro a tutte le competizioni. Dobbiamo solo avere equilibrio e stare sereni.”

L’unica risposta per le critiche è stata chiara: “La mia sulle critiche era una battuta. In base ai dati e alla situazione della squadra non dovrebbero esserci. La Juve vince da 5 anni ed è sempre più difficile. Faremo tutti insieme una cosa più che straordinaria vincendo il sesto scudetto. A me le critiche non toccano, ci sono abituato. Quando me ne andrò magari arriverà uno più simpatico e vedremo”. E il 3-5-2 non è più adatto? “Abbiamo giocato spesso con quel sistema, si deve usare più il campo in ampiezza, dobbiamo fare un salto in avanti per arrivare a giocare con le grandi”.

Ultima frase della conferenza per gli arbitri: “Sfogo con l’arbitro?  Ho sofferto la marcatura del quarto uomo a Firenze, ma non ce l’ho con lui. Non ho mai detto niente agli arbitri, è un mestiere molto difficile”.

 

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