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Cristiano Ronaldo trascina la Juventus. Lazio, Caicedo l’uomo del 98′

Cristiano Ronaldo, Juventus - Foto Antonio Fraioli

Riecco la Juventus. Ma riecco anche la Lazio: battagliera, cinica e determinata. La copertina delle partite delle 15:00 se la prendono Cristiano Ronaldo e Felipe Caicedo: profili diversi, storia diverse, stessi tre punti sofferti e portati a casa dalla trasferta. La Juventus prima passa in vantaggio con Morata sul campo dello Spezia all’Orogel Stadium, poi si fa raggiungere da una rete di Pobega e poi schiera Cristiano Ronaldo, al ritorno in campo dopo l’isolamento e autore della doppietta che permette ai bianconeri di dilagare grazie anche al sigillo conclusivo di Rabiot. Finisce quindi la curiosa imbattibilità dello Spezia contro la Juventus, ricordata dagli aquilotti sui social con sei precedenti dal 1921 al 2007 sorprendentemente favorevoli allo Spezia. Oggi la formazione bianconera torna alla vittoria ed evita il terzo pareggio consecutivo, come nel marzo 2012 quando Andrea Pirlo non era che il brillante regista della Juventus di Conte. Ma soprattutto scaccia via il mal di trasferta. Prima di oggi la Juventus non aveva vinto nessuna delle ultime sei trasferte di campionato (3N, 3P) e nel ventunesimo secolo era successo solamente nell’agosto 2010.

Sorride la Lazio in un match rocambolesco. E’ sempre più in discussione invece la panchina di Marco Giampaolo che continua a perdere punti da situazioni di vantaggio. Una Lazio battagliera – come aveva chiesto Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia – passa in vantaggio contro il Torino, si fa rimontare due volte e nei minuti di recupero costruisce una vittoria fondamentale alla luce anche della difficile settimana segnata dall’isolamento di diversi calciatori. La firma la mette lo stesso eroe della trasferta di Cagliari dello scorso anno, allo stesso minuto: il 98′. Quel Felipe Caicedo, ad un passo dall’addio in estate e ancora decisivo per una vittoria che può rappresentare la svolta stagionale. Ma la rivoluzione più morale che tecnica l’ha data l’ingresso in campo di Ciro Immobile, autore su rigore del 3-3. Le statistiche sono impressionanti: con il napoletano in campo, la Lazio ha vinto il 56% delle partite in Serie A. Senza di lui, la percentuale scende al 36%. E Torino-Lazio è stata un po’ la sintesi dell’importanza cruciale del bomber nel gioco di Inzaghi.

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