Serie A

Consiglio Figc, Gravina: “Caso D’Onofrio gravissimo, ora meccanismo di controllo a 360 gradi”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

“D’Onofrio? Una vicenda che ha segnato, è un soggetto che è stato nominato mentre era stato arrestato. Stiamo parlando di un fatto di una gravità inaudita, se poi a questo aggiungiamo che aveva avuto anche un permesso per curarsi dalla ludopatia si completa l’opera. Dovevamo dare una risposta, le dimissioni di Trentalange non è l’unica. Partirà un meccanismo di controllo a 360 gradi, molto più approfondito di quel che già facciamo in Federazione. Riteniamo che sia arrivato il momento di incidere”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del consiglio della Figc a proposito della situazione dell’Associazione italiana arbitri. Dalle carte è emerso “in modo molto chiaro che dal 6 marzo 2021 al 6 settembre 2022 il signor D’Onofrio prima era in carcere e poi ai domiciliari ed è venuto tre volte a Roma. È evaso? Tre volte è venuto a Roma senza riscontri. Se lo denunceranno per evasione non lo so, ma sicuramente il permesso non lo aveva”, ha proseguito Gravina

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