Serie A

Bologna-Fiorentina, Iachini in conferenza: “Fare la prestazione con umiltà e attenzione”

Giuseppe Iachini
Giuseppe Iachini - Foto Antonio Fraioli

Giuseppe Iachini ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Fiorentina, diciottesima giornata del campionato di Serie A 2019/2020. Match importante per la Viola in ottica classifica e altrettanto importante per il suo allenatore, il quale è tenuto a dimostrare su un campo difficile che la Fiorentina è pronta per un’inversione di rotta: “Domani c’è una partita importante. Ci stiamo preparando. Sappiamo la forza del Bologna. La forza di Sinisa che ha fatto un grandissimo lavoro già dallo scorso anno, una squadra che è diventata figlia del suo allenatore. Loro sotto questo aspetto sono una squadra che si conosce bene ma noi dobbiamo andare in campo a fare la nostra prestazione: con umiltà e attenzione. Ora c’è la partita, poi dentro la gara c’è la vittoria del duello, l’attenzione e la cura del particolare. Non dobbiamo perdere le distanze ma rimanere squadra”. Di seguito le altre dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei toscani:

SULLA PRIMA PARTITA“Io so dove devo arrivare. So la mia esperienza del campo, dove siamo arrivati e cosa dobbiamo fare sul campo. Abbiamo ancora buoni margini di miglioramento e di crescita sotto l’aspetto tattico e delle conoscenza. Se abbiamo preso qualche gol di troppo dobbiamo andare ad incidere e variare su questa tendenza. Dal punto di vista fisico chiedo certe cose alle mie squadre. Detto questo, non posso pensare che in una, due settimane questo possa arrivare. Devo andare quindi a mettere, per quelle che sono le nostre conoscenze, dei mattoni settimana in settimana per portare benefici alla squadra. Non ho la bacchetta magica né ho la presunzione ma voglio che le cose siano fatte sul campo. I ragazzi hanno dato grande disponibilità”.

SULLA SQUADRA TROVATA“Quando perdi è ovvio che le certezze vengono meno. Poter fare risultato porta fiducia, il giocatore che fa un dribbling lo fa con più naturalezza. Ora invece magari lo rischia meno ma il calcio è uno sport di gesto tecnico”.

SULLA DIFFICOLTA’ A SEGNARE“Dovunque sono stato i miei attaccanti hanno fatto tanti gol. Noi prepariamo alla stessa maniera la fase difensiva e quella offensiva. Non dobbiamo però aspettarci i gol dagli attaccanti. Li chiedo dagli esterni e dai centrocampisti, e questo significa andare ad occupare l’area nella maniera giusta. E’ chiaro che se occupiamo l’area avversaria con i tempi giusti ci saranno più occasioni per fare gol. Detto questo, non dobbiamo perdere l’equilibrio”.

SULLE CONDIZIONI DI CHIESA“Appena sono arrivato ho parlato con lui e gli ho subito detto quello che mi aspettavo da lui. E’ un ragazzo, mi ha dato grande disponibilità. Rivedremo presto il Chiesa che conosciamo. E’ nel gruppo al 200%”.

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