Queste prime giornate di Serie A stanno restituendo al calcio italiano un protagonista caduto troppo presto nel dimenticatoio. Si tratta di Mattia Caldara, difensore del Milan in prestito al Venezia, alle prese con una seconda giovinezza. Forse è assurdo parlare così di un difensore di appena 27 anni, ma le ultime stagioni del talento uscito fuori dal vivaio atalantino avevano lasciato presagire il peggio.
L’esplosione con l’Atalanta del Gasp nel 2016-17, dopo due ottimi anni di B, portò il ragazzo di Bergamo alla Juventus per una cifra, tra costi fissi e variabili, di 25 milioni di euro. Le due dirigenze si accordarono per un altro anno di prestito alla Dea, con Caldara che passerà solo di sfuggita a Torino, rientrando nell’affare Bonucci che lo porterà al Milan, con tanto di plusvalenza di 22 milioni per i bianconeri. Da quel momento in poi il destino si accanirà su di lui. Dopo l’esordio in Europa contro il Dudelange a settembre, una serie di infortuni lo tengono fuori fino alla semifinale di ritorno contro la Lazio in Coppa Italia, datata 24 aprile 2018, a sette mesi dal primo stop. Quella che sembrava la rinascita invece è l’ennesimo giorno triste per lui, con il legamento del ginocchio che fa crac tenendolo fuori addirittura fino a gennaio del 2020, data del suo ritorno a Bergamo, per un prestito di 18 mesi. Gasperini lo mette subito in campo, ricevendo inizialmente buone risposte, ma anche a “casa sua” le apparizioni diventano sempre più sporadiche, passando dalle 18 dei primi sei mesi alle 9 dell’ultimo anno.
Il Milan non lo reputa più nel progetto nonostante i due anni di contratto, ed è lì che interviene Paolo Zanetti, bravo a pensare proprio a lui per il suo Venezia neopromosso. Il tecnico corteggia costantemente il ragazzo spingendosi fino a casa sua per convincerlo. Soprattutto grazie alla costanza del mister, fiducioso sul recupero più del calciatore stesso, l’affare va a buon fine. Il gol di domenica contro la Roma con una zampata sugli sviluppi di una punizione, specialità della casa, è stato vissuto come una vera e propria liberazione a coronamento di un ottimo inizio di stagione. È di quattro milioni la cifra per il riscatto pattuita tra Milan e Venezia, con i rossoneri che hanno scelto addirittura la strada della possibile minusvalenza pur di liberarsene, per la gioia della tifoseria veneta che si sta godendo un giocatore abituato a ben altri palcoscenici.
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