Serie A

Atalanta-Juventus 1-1, Allegri: “Eravamo già fuori dalla lotta scudetto, per me lo vince l’Inter”

Massimiliano Allegri, Juventus - Foto Antonio Fraioli

“Sarebbe stato un dispiacere perdere una partita giocata bene tecnicamente, abbiamo sbagliato tanto in fase realizzativa, negli ultimi metri tante occasioni. Ci sono stati i minuti del terrore a fine primo tempo, loro a campo aperto ci sono ripartiti e abbiamo rischiato di capitolare con De Ligt che si è immolato. Nel secondo tempo abbiamo giocato abbastanza bene, paradossalmente sulla palla nostra dove dovevamo far gol, poi loro sono ripartiti e c’è stata la punizione di Malinovskyi. La squadra c’ha creduto fino alla fine, Danilo ha fatto una partita straordinaria”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, al termine del match pareggiato in casa dell’Atalanta: “Nel primo tempo Rabiot e McKennie aprivano molto gli spazi nelle giocate interne, abbiamo fatto buone triangolazioni. E’ stata una buona partita da parte di tutti, io mi sono divertito, nel finale un po’ meno perché stavamo perdendo. Giochi bene, fai occasioni e alla fine rischi di perdere. E’ un punto importante, ci tenevamo a vincere ma sapevamo che l’Atalanta è una diretta concorrente per la Champions e abbiamo allungato la striscia positiva. Era già ufficiale prima che lo scudetto fosse affare per le altre tre, avremmo dovuto sempre vincere, era già impossibile, noi pensiamo al quarto posto e cerchiamo di migliorare le prestazioni”.

Sui singoli: “Zakaria veniva da due partite, ho visto che McKennie stava molto bene. Ho preferito far giocare uno più fresco in mezzo al campo”. Sulla lotta scudetto: “Negli ultimi dodici anni l’unica volta che non ha vinto il campionato la miglior difesa è stato con Sarri due anni fa, quello fu un campionato strano con la pandemia e robe del genere. Secondo me lo vince l’Inter, con tutto il rispetto di Milan e Napoli, è la squadra più forte, mica lo dico perché gufo. Abbiamo perso troppi punti nel girone di andata, o comunque dovevamo vincere oggi, in tal caso ci saremmo potuti divertire”.

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