Calcio

Calcio, Serie A: Atalanta-Lazio 3-4, le pagelle

Una partita pazza, un giro sulle montagne russe: questo è stata Atalanta-Lazio 3-4, un risultato che ha sempre un sapore particolare. Bastano due palloni a Immobile per mettere a segno la prima rete con l’aquila sul petto, a Hoedt, con la complicità di Sportiello, addirittura uno. A rendere più dolce ancora il ballo delle debuttanti e delle prime volte ci pensa Lombardi che gonfia la rete atalantina per la terza volta calando il tris che sembra spegnere il match. La ripresa, però, vede salire in cattedra Kessie: il centrocampista atalantino approfitta della serata no di Marchetti e prima lo trafigge sul suo palo, poi approfitta della respinta corta per riaprire la partita. A chiuderla sembra arrivare Cataldi, appena entrato, che sfrutta al massimo l’assist di Basta, ma Petagna segna ancora portando a tre le reti nerazzurre. Finale in apnea, ma la squadra di Inzaghi riesce a portare a casa i primi tre punti della stagione.

ATALANTA

Sportiello 5
Nulla può sulle reti di Immobile, Lombardi e Cataldi, tanto potrebbe su quella di Hoedt: il pallone gli passa sotto il braccio, l’errore è evidente.

Raimondi 5.5
In difficoltà nel primo tempo, gli avanti laziali gli fanno girare la testa. Meglio quando deve attaccare, ma non riesce a incidere nemmeno lì.

Toloi 5
Immobile lo fa dannare, rischia il giallo in un paio di occasioni per fermarlo. Poi, nella ripresa, riesce a prendere le misure, ma ormai è tardi.

Zukanovic 5
Come il compagno di reparto soffre, cresce nella ripresa (77′ Petagna 6.5 Da la scossa ai suoi e realizza la terza rete dell’illusione bergamasca)

Conti 5.5
Il primo tempo è da dimenticare, come per tutta la difesa. Meglio nella ripresa quando la Lazio non riesce più ad attaccare.

Kurtic 5.5
Il centrocampista prova ad impostare il gioco nerazzurro, non sempre ci riesce. Da rivedere la mira: due conclusioni da fuori finiscono nei pressi della bandierina (89′ Gagliardini s.v.)

Kessie 7
E’ lui il grande protagonista in casa bergamasca, la sua doppietta alimenta le speranze. Sul primo gol sfrutta al massimo la dormira di Marchetti, nel secondo è lesto a ribadire in rete la respinta maldestra di Marchetti.

Dramé 5.5
Sfortunato quando tiene in gioco Immobile per una questione di centimetri, ancora di più quando la sua testa incontra il ginocchio do Parolo costringendolo ad uscire anzitempo con il collare (43′ D’Alessandro 6 Prova ad entrare subito nel vivo della manovra, le sue accelerazioni causano qualche grattacapo alla retroguardia laziale)

Spinazzola 6.5
Un buona prova quella dell’atalantino. Una sua serpentina strappa applausi, un prospetto decisamente interessante.

Paloschi 6
Marchetti sembra avere un conto in sospeso con l’attaccante, il portiere para solo le sue conclusioni. Quando non ci arriva, è la traversa a negargli la gioia del gol.

Gomez 6
L’oggetto del desiderio estivo di molti club è sempre lui: qualche buona giocata, tanti palloni toccati, ma stavolta non basta per far esultare i tifosi nerazzurri. 

All.Gasperini 6
Nel primo tempo è sorpreso dall’inizio della Lazio che gli rifila tre gol uno dietro all’altro. Nella ripresa corregge il tiro riuscendo quasi a rimettere la partita in carreggiata. In un match così è difficile dire se si poteva fare di più, ma l’ingresso di Petagna appare troppo ritardato.

LAZIO 

Marchetti 4.5
Il portiere laziale para solo le conclusioni di Paloschi, ma se l’Atalanta riesce a rientrare in partita lo deve soprattutto a lui: poco reattivo sul tiro di Kessie che lo beffa sul suo palo, sorpreso dal tiro di Kurtic che respinge proprio sui piedi del giocatore atalantino, regalandogli la doppietta. Colpevole.

Basta 6.5
Il serbo fa il suo come sempre, ma la sua prestazione è impreziosita dall’assist per il quarto gol di Cataldi; un cioccolatino delizioso, il centrocampista ringrazia.

De Vrij 6.5
L’olandes torna a guidare la difesa e si vede, accanto a lui anche Hoedt appare più sicuro.

Hoedt 7
Avere il connazionale più esperto al proprio fianco lo scarica dalle responsabilità. E’ più libero mentalmente, il gol è lì a testimoniarlo.

Lukaku 6.5
Era stato presentato come un terzino offensivo, che curava poco la fase difensiva, ma nel primo tempo non spinge mai. Si fa notare per un paio di diagonali ben riuscite, l’esordio è ok.

Parolo 6
Non è ancora al top, si vede, ma ci mette il cuore. L’Europeo lo condiziona ancora, ma per ora va bene così.

Biglia 6.5
E’ il fulcro del gioco laziale, tutti i palloni passano dai suoi piedi. Inzaghi e la Lazio lo hanno blindato, non è difficile capire perché.

Milinkovic-Savic 6
Alterna spallate a tocchi di fino, è un centrocampista completo, ma ancora discontinuo. Il ragazzo si farà, soprattutto perché le sue spalle non sono per niente strette (86′ Cataldi 6 Ha il grande merito di segnare il poker, alla fine dei conti il gol che vale 3 punti è il suo)

Lombardi 6.5
L’emozione dell’esordio in Serie A lo frena, sbaglia tutti i palloni che tocca, Poi, all’improvviso, arriva la rete che lo sblocca: grande il merito nel seguire l’azione fino in fondo, il gol è il giusto premio (69′ Wallace s.v.)

Immobile 7
Un esordio con i fiocchi, gli bastano 15 minuti per spiccare il volo: l’assist di Milinkovic-Savic è perfetto, lui glaciale nel freddare Sportiello. Il dopo Klose, a Formello, è già iniziato e sembra più roseo del previsto.

Kishna 5.5
L’anno scorso, all’esordio, aveva incantato tutti con il gol al Bologna. A distanza di un anno sembra la brutta copia di quel giocatore. Si fa vedere solo nella sgroppata che porta Immobile alla conclusione da cui scaturisce il terzo gol, troppo poco per chi, dopo la vicenda Keita, sembra essere il titolare designato (65′ Djordjevic 6 Si piazza largo a sinistra, in un ruolo non suo. Fa quel che può)

All.Inzaghi 6.5
Fa di necessità virtù schierando Lombardi dall’inizio e inserendo Cataldi quando Milinkovic-Savic non ce la fa più: i due lo ripagano alla grande, in questo momento tutto quello che tocca sembra tramutarsi in oro.

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