Nazionali

Pagelle Polonia-Italia 0-0: Nations League 2020/2021

Le pagelle e i voti di Polonia-Italia, match del gruppo 1 di Lega A di Nations League 2020/2021. La Nazionale del Ct Roberto Mancini domina il gioco per larghi tratti della partita spegnendo i rifornimenti per Lewandowski senza però riuscire a pungere in fase offensiva. Le occasioni più nitide capitano sui piedi di Chiesa nel primo tempo ed Emerson Palmieri nella ripresa. Ma in entrambi i casi il risultato è impreciso. Non cambia la musica nell’ultima mezz’ora di gioco con Mancini che si affida alla linea Sassuolo. Dentro Locatelli, Caputo e Berardi. Ma neanche la vivacità dei neroverdi riesce a smuovere qualcosa. E per gli azzurri c’è un pareggio che ha il sapore del rimpianto.

HIGHLIGHTS

IL MIGLIORE: ACERBI 7

IL PEGGIORE: JORGINHO 5

Donnarumma 6
Chiamato in causa per la prima volta al 52′: risponde presente. Bene nell’ordinaria amministrazione

Florenzi 6
L’apporto offensivo c’è sempre. Qualche sbavatura di troppo nel primo tempo anche. Molto più preciso nella ripresa

Bonucci 6.5
Eguaglia Zambrotta per numero di presenze. La sua prova è solida e all’altezza dell’occasione

Acerbi 7
La prova Champions contro Lewandowski è superata. Una sola sbavatura al 50′ con una palla persa in zona pericolosa. Si può perdonare a chi ha fermato il centravanti più forte al mondo e salvato il gol su Grosicki nel finale.

Emerson 6.5
Al 17′ regala una lezione gratis di diagonale difensiva sventando un gol quasi certo di Lewandowski in scivolata. Non male per uno che è solitamente accostato soprattutto alla fase di spinta. E anche quando c’è da affacciarsi in avanti, sbaglia poco. Ma al 64′ fallisce una nitida occasione da gol di testa

Barella 6.5
Corre per due e spesso la fatica lo spinge a commettere errori. Spesso le sbavature arrivano dopo grandi giocate o recuperi difensivi provvidenziali. Ma la sua prova è di sostanza e qualità. Mancini ha un punto fermo della sua Nazionale (78′ Locatelli 6 Più fisicità rispetto a Barella. Gioca bene)

Jorginho 5
Tanti, troppi palloni persi. “You’re gonna be the one that saves me“, cantava ieri intonando Wonderwall in ritiro. Stasera l’Italia l’hanno salvata altri, non lui.

Verratti 7
Dialoga nello stretto come lui e pochi altri sanno fare. Serve la sua qualità nella giungla del centrocampo e a tratti sembra anche beffare la fisicità degli avversari. Il migliore del reparto di centrocampo

Pellegrini 6.5
L’ultima da esterno sinistro fu contro l’Armenia e in quella circostanza arrivò anche il gol in azzurro. Stavolta il gol non c’è, in compenso sfoggia una prova convincente, soprattutto nel primo tempo. Cala un po’ nella ripresa (82′ Berardi 6 Qualche spunto interessante. Ma ha poco tempo per imporsi)

Belotti 6
Vince un ballottaggio con Immobile che ha più le sembianze di un’alternanza in vista dell’Olanda che di una gerarchia rovesciata. Fa a sportellate con gli avversari, fa salire la squadra e lotta su ogni pallone. Ma al 90′ Glik e Walukiewicz sono più soddisfatti di lui (82′ Caputo 6 Poco tempo per entrare in partita)

Chiesa 5.5
Pronti, via e spreca subito una comoda occasione da gol sotto porta. Preludio di una prestazione sotto la sufficienza (71′ Kean 6 Ha subito due buoni palloni da giocare ma li spreca con troppa frenesia. Poi nel finale un suo buono spunto è la chance più pericolosa nell’ultima mezz’ora)

Ct Mancini 6
Propone un 4-3-3 che a tratti prende quasi la forma di un 4-2-4 in fase di possesso. Nella ripresa gestisce i cambi dando fiducia al pacchetto Sassuolo: Locatelli, Berardi, Caputo. Comunque l’aspetto più evidente nella prova dell’Italia è ancora una volta la ferrea convinzione degli interpreti nel gioco proposto. Ed è quel che conta di più in vista dell’Europeo.

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