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Buffon festeggia i 20 anni in Nazionale: “Il regalo più bello della mia vita”

Antonio Conte e Gigi Buffon - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

I 20 anni in azzurro sono il regalo più bello che mi ha fatto la vita, me lo sono meritato sicuramente“. Gianluigi Buffon e la lettera a “cuore aperto” per celebrare i suoi vent’anni d’Italia con il numero 1 sulle spalle alla difesa della porta della Nazionale di calcio. Il portiere azzurro, capitano della Juventus, si racconta in un video messaggio esclusivo postato sull’account Twitter ufficiale della Nazionale Italiana di calcio. Gigi ripercorre tutte le fatiche, le emozioni ed i trionfi in questa lunga avventura a servizio della propria nazione sui campi di calcio di tutto il mondo: “L’ho voluto, ma non è stato facile perché porsi tutti i giorni l’obiettivo di non mollare, di reagire alle difficoltà, di confermare i momenti positivi è veramente un grande stress sia dal punto di vista mentale che fisico. Però credo che il sogno e l’idea di poter rappresentare la mia nazione, sentire per 20 anni l’inno prima di giocare in gara, emozionarsi con quello e per quello, aver avuto la fortuna di aver vinto un Mondiale, di aver dato ai nostri cittadini e agli sportivi una gioia così grande, valga una vita“.

Buffon tende a sottolineare come la Nazionale abbia impattato sulla sua vita: “La verità è questa. Non ho mai voluto sposare delle cause nelle quali non credevo o solo in maniera utilitaristica. Nella vita ho sempre fatto delle scelte cercando di dare importanza ai sentimenti, al sentirti parte del gruppo, al rappresentare qualcosa e cercare di sovvertire qualsiasi tipo di pronostico quando non si era favoriti, lottare e dannarsi per qualcosa in cui si crede. L’Italia, come la Juventus e prima il Parma, è stata tutto questo. Mi hanno insegnato un modo di vivere ed io per loro ho cercato di dare il meglio, di battermi con tutte le mie forze per far sì che il nostro progetto potesse raggiungere i risultati migliori. Ogni tanto ci sono riuscito, ogni tanto no. Però sono fiero, dentro di me so quello che ho dato e fatto e soprattutto che ho ricevuto davvero tanto”.

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