Calcio

Morte Maradona, perizia contro i medici: sottovalutati i sintomi del ‘Pibe de Oro’

Stadio Diego Armando Maradona
Stadio Diego Armando Maradona - Foto Antonio Fraioli

Diego Armando Maradona soffriva di insufficienza cardiaca, renale e cirrosi, ma la sua morte poteva certamente essere evitata mediante le accortezze cliniche del caso. Questo è quanto stabilito dai pubblici ministeri Cosme Iribarren, John Broyad e Patricio Ferrari, i quali hanno avanzato una perizia contro i medici curanti del ‘Pibe de Oro’. La morte di Maradona è stata causata dai suoi gravi problemi cardiaci, sebbene, nei giorni precedenti, sembrerebbe che nessuno avesse ravvisato particolari rischi tra coloro che lo avevano in cura.

Dalla documentazione inerente alla perizia menzionata, divulgata dal sito argentino TN Noticias, emerge che il paramedico che ha assistito Maradona sia intervenuto dopo quasi 7 ore dal suo effettivo decesso; decesso alle ore 6.00 del 25 novembre, morte certificata dopo le 13.00. L’assistente Daiana Madrid e il duo di medici Leopoldo Luque-Augustina Cosachov sono indiziati per aver colpevolmente sottovalutato i sintomi dell’ex calciatore sudamericano; le personalità citate hanno probabilmente non reputato rilevanti  i suddetti sintomi e hanno rilasciato dichiarazioni controverse sull’accaduto.

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