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La Fifa pensa ai Mondiali ogni tre anni. E nel 2026 si punta a giocare 104 partite

Coppa del Mondo
Coppa del Mondo - Foto LiveMedia/Sebastian El-saqqa/DPPI

Dall’Inghilterra non hanno dubbi: stop al Mondiale ogni quattro anni, la Fifa vuole accorciare la distanza tra un’edizione e un’altra. Ma la proposta di giocare ogni due anni ha già trovato il forte dissenso da parte dell’Uefa, della Conmebol e una certa freddezza da parte delle altre confederazioni, tanto che l’organo di governo del calcio mondiale sta pensando di percorrere un’altra strada, quella di giocare la coppa del mondo ogni tre anni. Una soluzione che potrebbe essere apprezzata da Asia ed Africa, e che potrebbe questa volta incontrare un certo gradimento da parte di Europa e Sudamerica, nell’ottica di un più generale e radicale cambiamento dei calendari a partire dal 2030, data in cui sarà fissato, in ogni caso, il Mondiale successivo a quello del 2026 che si giocherà in Stati Uniti, Canada e Messico.

A proposito della prossima edizione, la Fifa è pronta a una correzione in corsa in quello che è il primo Mondiale a 48 squadre anziché 32. Per non diluire e allungare troppo la competizione, la Fifa aveva comunque deciso di mantenere a quota 64 le partite, semplicemente con un accorgimento: gironi da tre squadre, dunque a ciascuna delle magnifiche quarantotto il diritto di giocare appena due partite e non tre come in Qatar (e nelle precedenti edizioni). Si vorrebbe ora riportare a tre il numero dei match con quattro squadre per girone, situazione che porterebbe le partite da giocare addirittura fino al numero monstre di 104. Troppe? Chissà. Per Gianni Infantino, sempre più vicino alla riconferma fino al 2031 alla guida della Fifa, nulla sembra essere precluso.

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