Calcio

Marcello Nicchi sconfitto, si chiude l’era del criticato presidente degli arbitri

Marcello Nicchi - Foto Sportface.it

Marcello Nicchi non è più il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Nel corso dell’assemblea elettiva Aia è stato battuto da Alfredo Trentalange, ex fischietto e osservatore della commissione arbitrale per la Fifa con 193 contro i 125 dell’uscente. Si chiude una vera e propria era che ha visto l’ex arbitro di Arezzo conquistare la leadership dell’associazione degli arbitri fin dal 2009, ad appena tre anni di Calciopoli, mantenendo questo incarico per dodici anni con tre rielezioni. Forte dell’appoggio di tantissime sezioni, in verità la gestione di Nicchi  è stata più volte criticata per un certo immobilismo, per le continue prese di posizione nei confronti dei fischietti “dissidenti” (l’ultimo episodio clamoroso quello dell’arbitro Gavillucci) e per l’autoincensamento continuo nel corso dei suoi mandati che però non hanno trovato corrispondenza in un effettivo miglioramento all’interno dell’Aia, rimasta indietro agli anni ’90 sotto diversi punti di vista.

Perché gli arbitri continuano a non poter rilasciare interviste e non possono avere profili ufficiali sui social? Questa è una delle critiche più importanti rivolte a Marcello Nicchi, che in questi dodici anni ha sempre più accentrato a sé il proprio potere riuscendo a silenziare le correnti avverse grazie a nomine e incarichi che hanno premiato i tanti “fedelissimi”. Insomma, se è vero che nel corso della sua presidenza con l’aretino si siano visti alcuni miglioramenti nella gestione dell’Aia, non si può nascondere come la voglia di cambiamento fosse tanta. E dopo aver cambiato le norme potendosi così ricandidare per un quarto incarico, arriva la “mazzata”: le sezioni italiane gli preferiscono Trentalange per guidare il vero cambiamento.

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